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Case Vacanza in concorrenza con le Rsa: è crisi del settore assistenza anziani

Torino – Le chiamano talvolta “Casa Vacanza” ma in realtà sono Case di Riposo per anziani ricavate in un piccolo albergo o in una pensione per un’offerta che è a basso costo. Si promettono cure mediche e infermieristiche in caso di bisogno, garantendo la disponibilità di sanitari e infermieri a controlli e interventi periodici. Il costo è più o meno la metà di quello praticato dalle Rsa, circa 1.500 euro al mese. Il fenomeno è in forte aumento ma presenta molti problemi come quello dei contratti anomali, del personale sottopagato, delle autorizzazioni che mancano, dell’eccesso di ospiti rispetto ai numeri consentiti. I controlli sulle Rsa “mascherate” sono in corso in tutta Italia dove si parla di 90.000 posti letto “abusivi”. Ma mentre cresce il fenomeno aumenta la crisi per mancanza di personale che obbliga al reclutamento all’estero. Secondo la stima di Anaste (Associazione Nazionale Strutture Territoriali e per la Terza Età) nel 2023 le Rsa chiuderanno con la perdita di mille posti letto in Piemonte, dopo il calo in questi anni di pandemia, con le strutture più piccole, quelle con circa 50 posti letto, che non hanno nessuna chance di reggere.

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