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Niente Diesel Euro 5 e aumento del biglietto del bus: tempesta perfetta per coricare definitivamente la nostra economia

Torino – Dal 15 settembre (fino al 15 aprile 2024) la Regione Piemonte ha deciso di vietare la circolazione dei diesel Euro 5 e dei veicoli a benzina fino a Euro 2 incluso, e Gpl e metano fino a Euro 1. Lo stop arriva con due anni di anticipo rispetto al 2025, anno in cui era prevista l’entrata in vigore delle nuove limitazioni antismog. E ciò si aggiunge ai vari divieti di sosta e di transito in nome della presunta lotta all’inquinamento. Sono misure che danneggiano evidentemente le classi meno abbienti che non possono permettersi un’auto nuova idonea ai canoni imposti dalla Regione. Inoltre si tratta d’una misura contro le imprese in quanto il blocco non si limita a danneggiare chi usa l’auto per recarsi al lavoro, ma impedisce di lavorare agli artigiani, per i quali il furgone è lo strumento primario per raggiungere i clienti. Oltretutto non sono previsti neppure incentivi per la rottamazione, indispensabili per aiutare famiglie e artigiani ma anche l’intero settore automotive. Ed è opinione diffusa che i provvedimenti sulla viabilità nelle loro varie declinazioni avranno un solo effetto: mettere in ulteriore difficoltà il lavoro.

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