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Riscoprire l’eredità di Lina Guenna Borgo in un seminario al Polo Universitario di Asti

Asti (in parte tratto da La Voce di Asti) – Nell’arco dell’intera giornata di sabato prossimo (30 settembre), il Polo Universitario astigiano ospiterà il convegno “Sulle tracce di Lina Guenna Borgo”, nell’ambito del quale verrà svelata la pubblicazione “Eredità Educativa di Lina Guenna Borgo”.
Il volume – che presenta un percorso di riflessione, condivisione e valorizzazione delle tematiche educative e storiche, approfondite nel testo scritto tutto al femminile – vede coinvolte sei autrici, che da punti di vista differenti ci “raccontano” la personalità di Lina e la storia dell’Educatorio (primo asilo laico astigiano); in cui viene analizzato il suo metodo che pone le distanze dal metodo Montessori (coevo di Lina Borgo), perché meno rigoroso e più consono alla creatività che Lina Borgo percepisce essere viva e presente nei suoi alunni.
Nel testo si affronta, con attenta analisi, il grande tema della didattica per Competenze che Lina aveva già intuito e inserito nel pensiero del suo metodo. L’opera conclude la sua panoramica con le significative esposizioni delle insegnanti che ancora oggi, in una continuità pedagogica, utilizzano le sue proposte didattiche quali il laboratorio teatrale, i legnetti per creare costruzioni e gli strumenti della lavagnetta e del “pavimento” per il disegno.
Al termine della presentazione, seguiranno gli interventi dei relatori con pillole di metodo, volte a sottolineare l’apprendimento giocoso della letto-scrittura e della matematica. Tale approccio, avrà uno sviluppo nel percorso di formazione organizzato dall’Aimc, con esperti, che si terrà nell’imminente autunno.
Il seminario, ad ingresso libero e moderato dall’insegnante Monica Avidano, è promosso dall’Associazione Culturale “Le donne della Lina (Lina Guenna Borgo)” in collaborazione con l’Associazione AIMC sezioni di Asti e di Nizza, con l’apporto della Cassa di Risparmio di Asti della, della “Tenuta Santa Caterina” di Grazzano Badoglio, con la partecipazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, del Polo Universitario “Rita Levi Montalcini”, della “Fondazione Goria”, dell’Associazione culturale Davide Lajolo, dell’Istituto Comprensivo 1 di Via Sardegna 5, dell’Istituto Benedetto Alfieri di Asti e del Comune della città di Asti.
Carmelina (Lina) Guenna (Novi Ligure, 1º giugno 1869 – Asti, 11 gennaio 1932) era appartenente alla famiglia Guenna, sorella di Antonio Guenna, nonno del nostro direttore Andrea Guenna che di Lina Borgo Guenna è pronipote. Precorritrice del sistema pedagogico moderno da lei iniziato in Italia, detto dell’imparar giocando, era anche la sorella di Francesco Guenna, fondatore della Banca Novese Agricola Cooperativa che negli anni ’50 del secolo scorso si è fusa con la Banca Popolare di Novara. Nel 1997 il nostro direttore ha promosso una proficua iniziativa di recupero della figura di Lina Borgo Guenna col supporto della Provincia di Alessandria grazie alla preziosa collaborazione dell’allora vicepresidente Rita Rossa (nella foto a destra), culminata nella fortunata edizione di un libro sulla grande educatrice, curato da Agnese Argenta, Gabriella Gaballo, Laurana Lajolo e Luciana Ziruolo (edizioni  ISRAT 2009 – la copertina nell’immagine a sinistra). Lina Guenna iniziava la sua attività di pedagogista intorno al 1988 dopo il diploma alla Normale di Alessandria, mentre frequentava l’Università di Torino. Ha insegnato a Novi Ligure, Alessandria per poi giungere ad Asti dove poté realizzare appieno il suo metodo pedagogico allora rivoluzionario ma oggi adottato praticamente da tutti gli asili d’Italia, e non solo d’Italia. Asti le ha intitolato l’educatorio infantile e una via della Città.

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