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Amag Reti Idriche: sul problema del secondo lavoro il presidente non può dare lezioni a nessuno

Alessandria – E alla fine, guarda caso, come diceva il Giulio Nazionale: “A pensar male si fa peccato ma non si sbaglia quasi mai”. Facciamo un passo indietro, arriviamo ad Agosto quando in redazione siamo venuti a sapere che i vertici del Gruppo Amag stavano approntando una esternalizzazione delle letture di 20.000 contatori dell’acqua di Amag Reti Idriche che riguardavano 41 comuni sui 60 di loro appartenenza e che comprendevano la quasi totalità dei comuni dell’Acquese, della Langa Astigiana e dell’Ovadese. Naturalmente l’azienda si affrettò a smentire e si mise tutto a tacere. Dopo due mesi i fatti ci hanno dato ragione. La scorsa settimana infatti i vertici del gruppo Amag, con a capo il Presidente Claudio Perissinotto e l’Amministratore Delegato Emanuele Rava, hanno convocato i sindacati interni per comunicare l’inizio, nel mese di novembre, dell’esternalizzazione delle letture dell’acqua in 2/3 dei Comuni di Amag Reti Idriche (esattamente, guarda caso, delle zone di cui sopra) per le letture di quei 20.000 contatori. Praticamente tutto quello da noi scritto mesi fa e deciso da loro, poi smentito per salvare la faccia, ma recentemente e confermato. Sia chiaro: nessun problema per gli attuali letturisti che continueranno a fare il loro lavoro con la professionalità già ampiamente dimostrata (come il resto dei dipendenti). Ma lo stupore dei cronisti tignoso come noi è stato nel constatare che il presidente del Gruppo Amag Claudio Perissinotto ne ha combinata un’altra delle sue stigmatizzando il malcostume degli operai di Amag a fare in nero il secondo lavoro. Peccato che proprio lui di lavoro ne ha un altro (geometra con tanto di studio tecnico) come le tante nomine all’interno del Gruppo Amag e di Alegas. La coerenza non sembra essere il suo forte.

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