Press "Enter" to skip to content

Disastro carceri: dalla prigione gestivano lo spaccio di stupefacenti e la vendita di armi

Asti – Quattro detenuti del carcere di Asti riuscivano a comunicare con l’esterno mediante l’uso di microtelefoni, mantenendo un pieno controllo su attività di spaccio e possesso di armi, progettando vendette e giurando la realizzazione di attacchi mirati a gruppi rivali non appena liberi. Questo purtroppo è il quadro desolante emerso durante la conferenza stampa di stamane in questura per comunicare i dettagli di un’attività della Squadra Mobile di Asti che ha portato all’emissione di quattro ordinanze di custodia in carcere a carico di Maximillian Vettoretti, Angelo Palumbo, Salvatore Buttaci e Samuele Cestari, citati soggetti già detenuti, e all’arresto in flagranza di spaccio, avvenuto nel torinese, di una quinta persona a loro correlata. Vettorelli, Palumbo e Buttaci sono detenuti dal 2 marzo scorso. Quando – nel corso di una complessa operazione di polizia conseguente una sparatoria avvenuta nel Triage del Pronto Soccorso di Asti il 19 aprile 2022 – sono stati arrestati per detenzione e porto illegale di armi da fuoco, ricettazione di armi e detenzione continuata a fine di spaccio di sostanza stupefacente. Il quarto destinatario del provvedimento restrittivo, ossia il Cestari, ha ricevuto l’ordinanza direttamente nella cella del carcere di Asti in cui è detenuto dall’agosto 2022, quando venne arrestato in flagranza di reato per detenzione di un’arma da sparo. Gli agenti aveva loro sequestrato 2.000 euro, mezzo chilo tra marijuana e hashish, 2 fucili a canne mozze, 1 pistola provento di furto, un ordigno pirotecnico illegale con effetti micidiali, uno scooter rubato e due micro telefoni. L’attività congiunta delle principali questure piemontesi ha portato ad approfondite perquisizioni ad Asti e Torino, oltre che nelle carceri di Ivrea, Alessandria e Cuneo, con conseguente rinvenimento di 34 grammi di cocaina, proiettili, alcuni cellulari ed utenze telefoniche oltre al già citato arresto torinese per spaccio.

Comments are closed.