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Sarebbe stato un barbone di 32 anni ad aver ucciso per gelosia il novese Massimo Romano

Savona – I Carabinieri hanno fermato un barbone ritenuto responsabile dell’omicidio di Massimo Romano, il novese di 47 anni ritrovato cadavere nel pomeriggio di martedì 14 novembre a Ceriale. Si tratta di Andrea Soldati di 32 anni, nato in provincia di Savona ma residente a Teramo da anni, senza fissa dimora, già noto agli uomini della Benemerita che l’hanno rintracciato mentre passeggiava con la sua compagna a Spotorno. Ora deve rispondere di omicidio doloso aggravato. È stato interrogato ieri sera alla presenza dell’avvocato d’ufficio, dal pm della Procura di Savona Giovanni Battista Ferro. Gli inquirenti hanno detto che il Soldati ha confessato il delitto consumato in un garage seminterrato a poca distanza dal luogo dove è stato trovato il cadavere della vittima, sul quale erano evidenti segni di lotta tra cui una frattura al volto oltre a tracce di sangue in tutto il corpo. È stato trovato in un canale di scolo in frazione Peagna a Ceriale, nella zona di Via Tagliasacchi, avvolto in una coperta blu legata alle gambe con un fil di ferro, probabilmente per non farla volare via. Vicino al corpo, ormai in avanzato stato di decomposizione, uno zaino. La sorella ne aveva perso le tracce da un paio di settimane e ha dato l’allarme, e sono iniziate le indagini dei Carabinieri. La vittima Massimo Romano aveva molti amici a Novi Ligure dove ha abitato fino a una decina di anni fa. Era stato operaio addetto al reparto tubi alla Marcegaglia di Pozzolo Formigaro ma nel 2011 si era licenziato per problemi di salute. Secondo una ricostruzione effettuata dagli inquirenti era diventato vittima dell’alcol, finendo nel gorgo dell’emarginazione e della povertà. Negli ultimi tempi s’era ridotto a chiedere l’elemosina per strada. Aveva avuto anche problemi con la legge, condannato a 6 mesi di reclusione dai giudici del tribunale di Alessandria in quanto aveva rubato il portafoglio a un infermiere mentre era ricoverato a Novi. Il suo corpo senza vita è stato segnalato da una coppia di anziani. Dopo essersi resi conto che si trattava d’un cadavere, sono stati loro a rivolgersi al vicino comando della Polizia Municipale che a sua volta ha allertato i Carabinieri. Secondo alcune attendibili indiscrezioni, il barbone, che ha confessato, si è giustificato dicendo che Romano molestava la sua donna, così l’ha ucciso. Secondo una prima ricostruzione dei fatti lo scorso 28 ottobre, rientrando nel garage, Soldati avrebbe sorpreso Romano a molestare la sua compagna. Quel giorno sarebbe scoppiata una violenta colluttazione fra i due fino a quando Soldati avrebbe preso il collare del suo cane e strangolato Romano. Poi il tentativo di occultare il cadavere trascinandolo per pochi metri nel canale.
Ora Soldati è finito in carcere a Imperia: la convalida del fermo arriverà domattina, con un nuovo interrogatorio.

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