Press "Enter" to skip to content

Giulio Tarro a Diego Fusaro: il Covid19 è utilizzato per prolungare la vita del governo (Video)

Il professor Giulio Tarro di Napoli ha detto che il Covid19 è ormai un virus conosciuto che ormai si può curare. Per Tarro l’emergenza non c’è più e i tamponi non servono a niente. Fusaro, che ha intervistato l’esimio scienziato napoletano, ha aggiunto che stiamo vivendo un momento in cui la libertà di ciascuno di noi è calpestata in nome d’una falsa emergenza. L’intervista di Fusaro al professor Tarro è rivelatrice del “Golpe Bianco” in atto in Italia complici molti italiani che in questo tranello sono caduti.
“Mettere la mascherina ai bambini è un’indecenza” sottolinea il professor Giulio Tarro.
“Siamo sudditi che non possono neppure radunarsi, come nelle peggiori tirannie del novecento”, ha detto Fusaro e noi siamo d’accordo.
L’intervista è una vera bomba giornalistica e non è da perdere. In pochi minuti capirete in che razza di trappola siamo finiti.
Viva l’Italia Libera e Liberale. Mai liberista. Mai.
Chi è il professor Giulio Tarro
Allievo di Sabin, 82 anni, napoletano, il professor Tarro diviene noto al grande pubblico alla fine degli anni ’70 per il ruolo avuto nell’affrontare il cosiddetto male oscuro che colpì Napoli in quegli anni, e ritorna alla ribalta mediatica nel 2020, in occasione della diffusione in Italia della pandemia di Covid19.
Dopo la laurea in medicina, nei primi anni sessanta del secolo scorso vola in Usa per per studiare al fianco di Albert Sabin noto per aver ideato il vaccino antipoliomielite circa dieci anni prima. La sua collaborazione col premio Nobel americano durerà per tutta la vita.
Nonostante la sua nomina ad assistente di patologia medica all’Università di Napoli ottenuta subito dopo la laurea, dal 1964 al 1966; si stabilisce in Usa e, dal 1965, diviene assistente della divisione di virologia e ricerca per il cancro del Children’s Research Foundation di Cincinnati (l’istituto guidato da Sabin) diventandovi poi professore di ricerche pediatriche dal 1968 al 1969. Tornato in Italia ottiene la libera docenza in Virologia nel 1971, diventando professore di virologia oncologica (la prima cattedra di virologia oncologica in Italia) alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Napoli dal 1975 al 1985.
È stato primario di virologia all’Ospedale Cotugno dal 1973 al 2006, nonché direttore di Dipartimento dei Servizi Diagnostici dell’ospedale dal 2003 al 2006, quando è stato proclamato Primario Emerito del nosocomio.napoletano.
Nel 1979 ha identificato il virus respiratorio sinciziale come causa di un’epidemia tra i bambini, allora chiamata “male oscuro”.

Non basta. Prendiamo in prestito da Youtube il significativo intervento di Vittorio Sgarbi di ieri alla Camera.

Comments are closed.