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CONFERMATA “L’OFFERTA DEL DIAVOLO”

Casale Monferrato (AL) (15.11.2011) – “Prendere o lasciare”. È la cifra, tra i 18 ed i 20 milioni di euro, che il magnate svizzero Stephan Schmidheiny avrebbe proposto al Comune di Casale per uscire dal processo, che sta tenendo a Torino, che lo vede coinvolto assieme al coimputato Louis De Cartier. Chiarmamente, il Comune dovrebbe ritirare la costituzione di parte civile solo nei suoi confronti e non in quelli di De Cartier. La posizione del magnate svizzero è chiara ed è stata riferita dal suo legale, l’avvocato Astolfo Di Amato. A spiegare bene le cose è stato Enrico Dagna, legale del Comune, nel corso di una conferenza stampa dei capi gruppo. Da parte sua il primo cittadino di Casale, Giorgio Demezzi, ha tenuto a ribadire il fatto che, al momento, sulla questione è in atto un procedimento tecnico-giuridico nelle mani dei legali. Una cosa è certa: al magnate svizzero non sarà mai riconosciuta la certificazione della sua patente di filantropo, come già aveva provato a fare. E, già in quel caso, aveva ricevuto una ferma risposta negativa. Pare, comunque, che sui tempi il legale del magnate non voglia premere: potrebbe voler attendere la sentenza, entro febbraio, e poi tentare un eventuale accordo al solo scopo di avere una carta da giocare non più nel procedimento di primo grado ma in quello di appello allo scopo di chiedere attenuanti. E, inoltre, Schmidheiny potrebbe arrivare a pretendere che il Comune non si costituisca più in un processo in cui lui risulti essere imputato.

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