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Covid: se anche stavolta Milano va in tilt è colpa della sua Sanità gestita da incompetenti promossi per meriti di partito

Milano (Federico Fossati) – Sarebbero più di 4.000 i nuovi positivi registrati oggi in Lombardia, su circa 36.000 tamponi. L’11%. Numeri normali che in Francia si superano quotidianamente, solo che là i morti sono il 2% dei positivi, qui il 12%.
La sanità lombarda ha dato prova di sé nei mesi scorsi: tutti pontificavano anche e soprattutto in Tv, ma i morti aumentavano in misura esponenziale. Anche perché i soloni della virologia, invece di essere in corsia erano a La7, Canale5, Rai1,2,3.
Neanche al tempo dell’oppressione asburgica i milanesi erano trattati così male. Anzi, se ci fossero ancora gli austriaci a comandare a Milano, il lockdown probabilmente sarebbe scomparso perché avrebbe lasciato campo libero all’immunità di gregge come è successo in Svezia.

Svezia docet
Se la Svezia non sta vivendo una seconda ondata di contagi come il resto dell’Europa, non è perché lì la pandemia di coronavirus è in ritardo rispetto ad altre parti del mondo come ad esempio l’Italia, ma perché il Paese si avvia a raggiungere l’immunità di gregge. Lo afferma Kim Sneppen, professore di biocomplessità al Niels Bohr Institute di Copenhagen, esperto nella diffusione del virus. Il numero di contagi per ogni 100.000 abitanti in Francia è sette volte superiore a quello del Paese scandinavo, in Spagna addirittura 11 volte, nella vicina Danimarca è il triplo. E sono tutti Paesi che hanno attuato e stanno attuando severe misure per fermare la diffusione del contagio, mentre la Svezia continua con il suo approccio soft, basato quasi esclusivamente sulla responsabilità dei cittadini. Certo la mortalità nel Paese durante il primo picco è stata molto alta, soprattutto a causa di falle nel sistema di protezione delle case di cura, dove ci sono stati circa la metà dei decessi. La Svezia ha il quinto tasso di mortalità pro capite in Europa dopo Belgio, Spagna, Regno Unito e Italia.

Lo scotto è pagato subito ma poi tutto torna normale
La sua mortalità è cinque volte superiore a quella della Danimarca e circa dieci volte superiore a quella della Norvegia e della Finlandia. Ma ora il peggio potrebbe essere passato e se nei momenti più duri di aprile le morti per Covid-19, nel Paese di circa 10 milioni di abitanti, in un solo giorno hanno raggiunto il picco di 115, ora da circa un mese quella cifra è zero. Uno dei problemi dlel’immunità di gregge è che è difficile stabilire davvero quanta parte della popolazione avrebbe sviluppato anticorpi. In un studio del British Medical Journal pubblicato a inizio mese alcuni scienziati hanno sostenuto che i test attualmente utilizzati per accertare i livelli di anticorpi tra coloro che hanno avuto Covid-19 potrebbero sottostimare il numero di persone che hanno avuto il coronavirus, visto che le persone che hanno manifestato sintomi lievi potrebbero non risultare positive. Ciò, affermano, potrebbe a sua volta avere “importanti implicazioni per la modellizzazione epidemiologica della trasmissione della malattia e dell’immunità di gregge”, sottostimandola.

Qui da noi invece si usano metodi sovietici
Si da il caso che a comandare le Asl non vi siano dei medici esperti, ma dei medici che non hanno mai fatto i medici, che sono nella stanza dei bottoni perché li ha messi lì il partito che di solito è di sinistra (a destra il comunista Vittorio Demicheli, direttore di Ats Milano). Incompetenti ma bravissimi a scaricare il barile come s’è soliti fare a sinistra. È sempre colpa degli altri. Risultato è che, in Lombardia, inizia il coprifuoco a partire da giovedì 22 ottobre, dalle 23 alle 5 del giorno dopo. Una follia. Saranno consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza, o per motivi di salute. “Noi siamo qua per cercare di trovare delle soluzioni, perché se la pandemia si scatena in una grande città l’effetto è dirompente”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ai microfoni di Radio Deejay parlando dell’aumento dei casi in città e provincia. “Questo per dire che la situazione è oggettivamente grave e io non posso stare qua a girarmi dall’altra parte, bisogna fare le cose con buonsenso”, ha concluso.
Ma va?

 

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