Press "Enter" to skip to content

Il business dei maglioni natalizi “brutti”

È una tendenza che ha segnato la moda degli ultimi anni, soprattutto nel corso delle festività invernali. Ma i maglioni natalizi costituiscono anche un trend dal punto di vista economico. Lo scorso anno, in particolare, c’è stato un boom a livello internazionale, sfruttato da vari investitori che hanno scelto di condividere la loro esperienza. Come hanno raggiunto il successo e cosa dobbiamo aspettarci dal Natale 2020?
Tipsy Elves
è una società statunitense specializzata nei golf natalizi che nel corso di circa un decennio è riuscita a creare un business da 125 milioni di dollari. La proposta è diventata progressivamente sempre più strutturata e oggi include 10 categorie, che vanno da “Gatti” ad “Alcol”. L’intuizione imprenditoriale è stata di Evan Mendelsohn, che nel 2011, analizzando la forte crescita del volume di ricerca su Google relativo ai maglioni invernali, ha compreso il potenziale del segmento di mercato.
Un altro esempio di realtà di successo nel settore è UglyChristmasSweater, progetto inaugurato da Fred Hajjar e suo fratello Mark Hajjar. L’azienda è diventata uno dei punti di riferimento a livello internazionale. La società nasce quando Fred, passando in rassegna la proposta su eBay, nota come i golf natalizi della nonna fossero diventati protagonisti di numerosi annunci, associati per altro a un range di prezzo incluso tra i 100 e i 300 dollari.
Il lancio dello store digitale avviene sul finire del 2012, realizzato a fronte di un investimento di soli 5.000 dollari. Il primo anno ha generato vendite per 40.000 dollari, mentre l’anno successivo il volume d’affari è cresciuto del 300% ed ha poi continuato a salire.
Nel corso del 2019 le vendite degli ugly sweater hanno toccato quota 6 milioni di dollari e l’azienda oggi conta un organico di 65 persone. I maglioni vengono venduti esclusivamente attraverso lo store digitale. Gran parte della proposta è costituita da capi Made in Cina, mentre una ridotta selezione è made in Michigan.
E se il Natale 2019 ha segnato un momento storico per il settore, soprattutto grazie al contributo della vendita online. Quest’inverno potrebbe portare a un nuovo record, complice un mercato che vede nel web una risorsa divenuta imprescindibile.
Per quello che riguarda le proiezioni sul Natale 2020, infatti, sarà senza dubbio rilevante l’incidenza dell’emergenza sanitaria, che spingerà molti consumatori all’acquisto online, magari su ecommerce come questo, che sta emergendo in particolare nel mercato europeo e da questo anno opera anche nel nostro paese.
Il web sarà quindi il protagonista delle scelte d’acquisto e, con tutta probabilità, gli imprenditori concentreranno le proprie risorse in campagne mirate in ambito digitale. Stiamo parlando sia di operatori che agiscono esclusivamente online, sia di quelli che forniscono un’esperienza omnicanale, in cui l’online va a integrare una proposta fatta di strutture retail tradizionali.

Comments are closed.