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Gestione stadio e palestre: a Novi scoppia il caso

Novi Ligure – Quale futuro per lo sport novese? Ancora non si sa, quello che è certo, almeno per ora, è la spaccatura, avvenuta nella maggioranza, sulla richiesta di sospensiva del sindaco Gian Paolo Cabella riguardo alla proroga di 12 mesi della convenzione con il consorzio Sport In Novi, ente gestore degli impianti sportivi cittadini, in scadenza il prossimo 31 dicembre. Una sospensiva poi passata per un solo voto, grazie anche all’appoggio della consigliera pentastellata Lucia Zippo: discussione dunque rinviata ma la data è ancora da definire.
In una nota il sindaco di Novi, Cabella, ha scritto che “dalla verifica della convenzione è stata riscontrata qualche irregolarità rispetto alle disposizioni che riguardano la sicurezza degli impianti sportivi. Perciò si sta provvedendo alla messa a norma degli stessi”.
Ma il consorzio, di cui fanno parte 12 società sportive locali, non ci sta.
“Nel consiglio direttivo di martedì, abbiamo deciso all’unanimità di revocare la richiesta di proroga – ha fatto sapere il presidente di Sport In Novi Michele Scotto di Luzio – né io né le società siamo intenzionati a proseguire con SportInNovi, che sarà messa in liquidazione dopo il 31 dicembre, con i tempi dettati dal Fisco. Nell’incontro che ho avuto con il sindaco martedì mi è stato detto che alcuni impianti non avevano il Cpi, certificato di prevenzione incendi. Ma è l’ente proprietario che deve dare il Cpi e non il consorzio. Accomunare i due aspetti, come se uno dipendesse dall’altro, non è corretto”.
Ora si aprono tre scenari: il primo caldeggiato dalla maggioranza già prima delle attuali frizioni, è quello di una gara pubblica per l’affidamento della gestione a un nuovo ente. Una gara che a quel punto dovrebbe essere messa in piedi in tempi record.
Altrimenti il Comune stesso dovrà riprendere in mano la gestione delle strutture. In caso contrario, la loro chiusura sarebbe inevitabile. Con gravi conseguenze per centinaia di atleti e le loro famiglie.

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