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Dai Testimoni di Geova: un funerale che unisce sentimenti e senso di responsabilità

Acqui Terme – I nuovi dati della pandemia ci fanno capire che le nostre vecchie abitudini dovranno cambiare ancora per un po’. Tutti noi abbiamo scoperto quanto sia difficile coniugare sentimenti familiari e distanza sociale, specialmente in occasione dei funerali di persone a noi care. Così, in questi giorni in cui i numeri dei contagi e dei morti tornano a salire in modo preoccupante, è importante sottolineare i comportamenti esemplari che tutti noi dovremmo imitare per proteggere la salute dei nostri cari.
Un chiaro esempio è stato il recente funerale del giovane Luca Jamal El Arbaoui di 12 anni, organizzato ieri dalla comunità religiosa di Acqui Terme dei Testimoni di Geova di cui faceva parte e che tanta emozione ha suscitato in zona. Gli amici raccontano che, benché giovanissimo, Luca si era fatto amare e apprezzare per la semplicità e la tenacia con la quale aveva affrontato la lunga malattia. Si comprende perché tanti amici e parenti, abbiano sentito il forte desiderio di dare il proprio personale sostegno alla famiglia partecipando al funerale. Ma come fare? Il luogo di culto dei Testimoni di Geova di Acqui Terme, come quelli di tutta Italia, è chiuso da marzo proprio per evitare contagi. La soluzione è stata trovata grazie a una piattaforma internet che ha permesso a più di 1.000 persone di collegarsi in streaming da numerose province italiane e dare il loro conforto alla famiglia anche a distanza.
Un esempio davvero mirabile, apprezzato anche da autorità sanitarie e scolastiche, di come sia possibile coniugare il sentimento di pietà sempre vivo e forte in ciascuno di noi e il rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid.

Rappresentante Stampa province Alessandria-Pavia
Enzo Veronesi

 

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