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Trovato morto nella cantina di casa un sostenitore di Trump: aveva trafugato il portatile di Nancy Pelosi

di Andrea Guenna – Prima ci fanno credere che il medico morto in Stazione Centrale a Milano si sia sgozzato da solo, ora tentano di far passare la notizia – palesemente falsa – che un seguace di Trump si sia tolto la vita sparandosi al petto. Uno che si spara lo fa mirando in bocca o alla tempia, ma la disinformazione – ormai planetaria – ci propone bufale a gogò, e poi saremmo noi del web a pubblicare fake news!
La vittima si chiamava Cristopher Stanton (nella foto a lato), era un bancario di 53 anni della Georgia. Il giorno dell’irruzione in Campidoglio non aveva rispettato il coprifuoco imposto dal sindaco di Washington Muriel Bowser ed era stato fermato dalla Polizia ma subito rilasciato. Sabato mattina è stato ritrovato morto dalla moglie nel seminterrato della sua casa ad Alpharetta. “C’è sangue ovunque, aiutatemi”, così la donna avrebbe detto ai soccorritori stando a quanto riportato dal Daily Mail.
Stanton aveva due figli ed un suo amico lo ha definito “un devoto padre di famiglia”.
Per il fatto che non soffriva di crisi depressive e tenuto conto che le conseguenze penali del suo fermo erano del tutto trascurabili, non si capisce quale possa essere stato il motivo del presunto insano gesto. Da qualche giorno però circola una notizia che nessuno ha ancora smentito, secondo la quale sarebbe stato ucciso da un agente della Cia poiché il giorno dell’assalto di Washington era riuscito ad entrare insieme a Richard ‘Bigo” Barnett nell’ufficio della speaker della Camera Nancy Pelosi (nella foto in alto tratta da La Repubblica) e avrebbe trafugato il suo portatile.
Naturalmente il portatile della Pelosi sarebbe sparito insieme a quello della vittima. Ma va?
Gli è che con la morte di Cristopher Stanton sono sei le vittime tra i “trampiani”, mentre dalla parte di Biden neanche una.
Che strano.

Ecco il “Bollettino di Guerra” dove i morti sono tutti dalla parte di Trump:

  1. Ashli Babbitt, 35 anni, veterana dell’Air Force, è morta dopo essere stata colpita da un proiettile della pistola di ordinanza di un agente della Capitol Police. Con un gruppo di manifestanti aveva fatto irruzione in Campidoglio e, come ha spiegato la polizia, “stava dirigendosi, insieme ad altri verso la Camera dei deputati in cui avevano trovato rifugio diversi parlamentari”. Babbitt è stata ricoverata in ospedale dove è morta la sera di mercoledì. Sui social media si descriveva come una patriota. Era una patriota ammazzata da una guardia privata dei parlamentari.
  2. Benjamin “Ben” Phillips, programmatore di 50 anni, aveva organizzato il trasporto a Washington per diverse decine di “trumpisti” della Pennsylvania. Aveva fondato un canale social dedicato ai sostenitori del Presidente. “Sembra il primo giorno del resto delle nostre vite. Dovrebbero definire il 2021 l’Anno Zero perché accadrà qualcosa”, aveva detto ai suoi compagni durante il viaggio. Un ictus durante i taferugli lo ha stroncato mentre era ricoverato al George Washington Hospital. Non ci sono indicazioni di una sua partecipazione all’irruzione al Congresso.
  3. Kevin Greeson, 55 anni, sfegatato sostenitore di Trump dell’Alabama, è morto di infarto durante l’irruzione a Capitol Hill. Era attivo sull’alternativa libera a twitter Parler.
  4. Rosanne Boyland, 34 anni della Georgia. La polizia di Capitol Hill ha reso noto di aver cercato di salvarla, forse dopo che era rimasta schiacciata dalla folla, con procedure di emergenza per problemi cardiocircolatori dopo che aveva fatto irruzione al Congresso.
  5. L’ultimo è un agente della Capitol Police, Brian D. Sicknick di 40 anni, morto la sera della manifestazione in seguito a un collasso riportato durante l’assalto. Anche lui era registrato come “elettore di Trump”.
  6. Cristopher Stanton, bancario della Georgia di 53 anni, trovato morto in casa per un colpo di pistola al petto.

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