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COMMISSARIO SÌ, COMMISSARIO NO

Alessandria (27.10.2011) – Arriva o no questo commissario prefettizio? I presupposti ci sono tutti ma qualcuno, il prefetto, non decide. È un po’ come se, davanti ad un infartuato in punto di morte, si pensi se operare o se aspettare che, per miracolo, guarisca. La città è col culo per terra, si rischiano fallimenti a catena per le insolvenze del Comune e per la situazione generale, ma del commissario prefettizio, chiesto a gran voce un po’ da tutti, Corte dei Conti in testa, non si sa nulla. Certamente le pressioni affinché non si arrivi a tanto sono forti e sono esercitate soprattutto dai politici e dai loro amici. Cosa rischiano infatti i consiglieri comunali ritenuti responsabili del dissesto amministrativo del Comune di Alessandria se dovesse arrivare il Commissario Prefettizio? Dieci anni di inattività politica perché dichiarati ineleggibili per lo stesso periodo. Le carte sui conti del municipio e la voragine emersa nell’ultimo anno – al vaglio della Procura Regionale della Corte dei Conti che ha analizzando scrupolosamente le cifre, le manovre e le attività svolte dagli amministratori – parlano chiaro. Qualora dovessero essere confermate  scatterebbe per certi politici locali lo stop alla eleggibilità in qualsiasi competizione elettorale, dalle comunali alle europee. Ormai il dissesto è matematico, e la Corte dei Conti regionale ha messo il Comune di Alessandria sulla strada del default.

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