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L’iridologo

Mario, un impiegato cinquantenne dell’Ilva di Genova da un po’ di tempo soffre di dolori allo stomaco e di acciacchi vari. In ufficio i colleghi sono molto preoccupati per lui e un giorno Piero, il suo collega più prossimo, gli chiede come sta e Mario si sfoga: “Ho sempre male alla pancia, sono andato da molti medici ma non mi hanno trovato niente. Continuo ad imbottirmi di farmaci ma non sento nessun beneficio. Sono andato anche dal pranoterapeuta ma non c’è stato nessun miglioramento. Ho provato perfino la medicina cinese senza risolvere niente. Sono disperato”! E Piero: “Ma che disperato e disperato! Perché non vai dall’iridologo? Lui in base all’analisi dell’iride dei tuoi occhi riesce a capire cosa c’è  che non va e ti da la cura. Credimi è un fenomeno, anch’io avevo dolori dappertutto ma lui mi ha tirato fuori”.
Mario è convinto, si fa dare l’indirizzo ed un pomeriggio va dall’iridologo consigliato dal collega.
Inizia la visita e lo specialista, guardandolo intensamente negli occhi si avvicina e inizia la diagnosi: “Lei soffre di stenosi pilorica che le causa dolori allo stomaco e una difficile digestione. Inoltre ha un inizio di ernia iatale ed un’infiammazione all’appendice, ma vedo anche una punta di emorroidi…”.
Il medico continua con la diagnosi che dagli occhi del paziente scruta le parti basse del corpo, fino a quando Mario, strabiliato lo ferma e tirandosi giù brache e mutande, mentre si china voltandogli la schiena, dice: “Dottore, già che c’è, perché non scruta il mio buco del culo, in quanto ho un mal di gola che non vuole passare…”!

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