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Sperimentazione nel Distretto di Acqui e Ovada: radiografie domiciliari ai pazienti con il Covid

Acqui Terme – Saranno tre le case di riposo in cui si sperimenterà l’idea di una radiologia domiciliare dedicata ai malati di Covid-19 e agli altri soggetti fragili a cui è sconsigliato andare in ospedale per questo tipo di esami diagnostici: il Lercaro di Ovada, Il Cigno e il Monsignor Capra di Acqui.
Un approccio nuovo che, se funzionerà, potrà estendersi al resto del territorio, magari a tutto il Piemonte, come già successo con “Covid a casa”, nato per facilitare l’assistenza domestica ai malati di coronavirus. Ed ancora una volta è nel Distretto sanitario Acqui-Ovada che è stato raccolto il guanto di sfida.
Nello specifico, grazie al lavoro congiunto di Asl e fondazione Cigno, la radiologia domiciliare consentirà di fare esami ad anziani e altre persone con fragilità, come i disabili, con l’uso di un’apparecchiatura mobile Rx: raggi al torace, nel caso di pazienti con Covid o sospetto di malattia, ma anche agli arti, ad esempio per verificare la frattura di un femore o un braccio dopo una caduta, evitando trasferte in ospedale. In questo senso non è un caso che si sia scelto di partire dalle case di riposo. Il progetto vedrà la collaborazione del reparto di Radiologia di Ovada, che fa capo al primario Roberto Pastorino, e di altri segmenti dell’Asl, come Paola Varese, primario di Medicina a Ovada. Cigno l’ha sostenuto con fondi propri ma un aiuto sostanziale per comprare il macchinario Rx, che sarà utilizzato anche a sostegno di attività oncologiche, è arrivato dalla Ormig di Ovada.
In attesa che decolli l’iniziativa, l’Asl annuncia di aver completato la somministrazione della seconda dose a tutti gli ospiti delle Rsa provinciali. Per il resto, prosegue la campagna di vaccinazione. Al 21 marzo, l’azienda ha somministrato 66.180 dosi (oltre 20.000 sono già le seconde) e ha vaccinato 20.104 over 80 sui 34.977 che hanno dato la loro adesione. Sono 6.155 le prime dosi del personale scolastico, su 7.613 adesioni, mentre è stata avviata la campagna nelle strutture per disabili. La sospensione temporanea di AstraZeneca ha creato intoppi e disguidi ma, ora, si è ripartiti. Il 26 e 27 marzo, alla Valfrè, saranno vaccinati i volontari della Protezione Civile.

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