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Achtung! Un italiano su sei a rischio povertà

di Andrea Guenna – Quattro milioni di disoccupati, destinati ad aumentare. I numeri non mentono e quello che ci dicono è che l’Italia è in ginocchio. I dati sono stati forniti dal Centro studi di Unimpresa, che imputa senza ombra di dubbio la gravissima crisi all’emergenza sanitaria. Un’emergenza anche economica che è destinata a crescere se si tiene conto che ci sono pure dei contratti di lavoro a tempo determinato (2 milioni), part time (776.000), dei lavoratori autonomi part time (711.000), dei collaboratori (225.000) e a tempo determinato part time (2,7 milioni). È una massa di circa 6,5 milioni di italiani che non hanno futuro e se ce l’hanno è molto incerto. Questo dato fa sì che in Italia ci sia un esercito gigantesco di oltre 10 milioni di persone povere. Una bomba sociale in procinto di esplodere. Erano già tante nel 2019 ma l’emergenza sanitaria ha fatto schizzare il dato oltre la soglia dei dieci milioni. A tutto ciò contribuisce certamente l’instabilità politica e la mancanza totale di una visione strategica. Ci siamo affidati a un banchiere, Mario Draghi, per risolvere una crisi sociale ed è stato come nominare Dracula presidente dell’Avis. Non ci fanno votare perché hanno stipulato contratti leonini col potere finanziario mondiale che devono “onorare” mentre il popolo sta agonizzando. Sinistra e sindacati, cioè i giannizzeri dell’ordine per conto del potere globale, ci tengono buoni col ricatto sanitario. Finché dura. Finché non succederà qualcosa. E quando non basterà più, la seconda Rivoluzione Francese non sembrerà proprio un’utopia, perché quando sono in tanti a non poter dare un pezzo di pane ai figli scoppia il pentolone, emergenza sanitaria o meno. E a fare da argine non basteranno né le forze dell’ordine né l’esercito già impegnati a controllare la crescente immigrazione clandestina.
Signore, dove sei? Ci sei o non ci sei? Quanto ancora dobbiamo piangere?
Sono davvero questo papa e questi preti i tuoi rappresentanti sulla terra?
Per fortuna però, Signore o non Signore, chi ha fame vince sempre.
Magari per aver ragione usa il fucile e ci scappa il morto. Ma non è peccato.
Viva l’Italia libera, liberale e giacobina!

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