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Il futuro del trasporto via mare è delle merci secche alla rinfusa (dry cargo)

Genova – “Il mercato del carico secco sta andando fortissimo”. A sottolinearlo è Cesare D’Amico, che ha preso il posto di Lucio Bonaso recentemente scomparso, al timone della divisione dry cargo, cioè il carico secco he consente il trasporto delle merci solide secche che hanno una maggiore tolleranza al caldo e al freddo, come minerali metallici, carbone, prodotti siderurgici, prodotti forestali e cereali. Le navi utilizzate per questo tipo di trasporto sono dotate di gru sul ponte e altri meccanismi per il carico e lo scarico delle merci. Poiché la spedizione di merci secche non richiede particolari tipi di precauzioni (come richiesto per il trasporto di liquidi e gas), le navi portarinfuse e le navi portacontainer non dispongono di apparecchiature di controllo della temperatura a bordo. Oggi, la maggior parte del commercio internazionale è effettuata da migliaia di vettori di carichi secchi che trasportano merci ai porti di tutto il mondo. La categoria delle navi da carico secco comprende principalmente navi portarinfuse e navi portacontainer . Le navi portarinfuse vengono utilizzate per il trasporto di merci alla rinfusa non imballate, come minerali metallici, carbone, cemento, stagno, acciaio e cereali nelle sue stive. Le navi portacontainer sono utilizzate principalmente per il trasporto di merci non alla rinfusa, generalmente manufatti, in container intermodali delle dimensioni di un camion. La compagnia di famiglia è un’azienda che conta 50 navi, di cui 24 di proprietà. “Stiamo attraversando un momento molto positivo come non accadeva da tempo – ha sottolineato D’Amico -. Nel corso dell’anno venderemo le ultime due unità un po’ meno ecologiche: sono state costruite nel 2012, ma non sono in linea con le ultime regole ambientali. Il mercato è positivo e così abbiamo preferito puntare su una flotta interamente eco. Oltre alle navi di proprietà, abbiamo anche circa 20 opzioni di acquisto che potremmo esercitare nell’arco dei prossimi 6 – 7 anni. Ribadisco: è un’opzione, ma alcune navi già oggi sono a prezzi interessanti”.
Il mercato del carico secco sta andando fortissimo e gli indici ora sono ai massimi da 10 anni. “In passato sono sempre stato prudente sulle previsioni – ha spiegato ancora D’Amico -, oggi invece guardo al futuro con ottimismo per il medio-lungo periodo. Però la ripresa forte e consolidata in Europa non c’è ancora. Grazie agli stimoli degli Stati e alla grande liquidità, sicuramente ci sarà un forte aiuto per tenere alta la domanda e per un continuo sviluppo dei traffici per i prossimi anni. I numeri di crescita ci saranno per i prossimi 2 anni”.

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