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DA MICHELE MAROTTA LEGALE RAPPRESENTANTE DELLA IMPRESA BIOINERTI

RICHIESTA SMENTITA –
Scrivo in merito all’articolo da Voi pubblicato su “Alessandria Oggi ” del 13/6/2015 titolato “Gestione rifiuti: si ritorna a parlare di Cascina Borio di Sezzadio”.
In tale articolo la giornalista Anna Briano fa esplicito riferimento allo scrivente Michele Marotta – in qualità di legale rappresentante della impresa Bioinerti – quale soggetto sottoposto ad indagini nell’ambito della grande inchiesta portata avanti dai carabinieri del NOE e dalla Guardia Forestale coordinata dalla DDA di Torino (Operazione Triangolo).
Ma non solo, dalla lettura del Vostro articolo si rileva che a Sezzadio sarebbero finite 700 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi in forza di accordi presi proprio con il sottoscritto che “avrebbe ritirato e gestito materiali per cui la discarica di Sezzadio non è compatibile”.
Orbene, in punto lo scrivente precisa di avere appreso solo in data 13 giugno 2015, proprio dalla lettura del Vostro quotidiano on line, dell’esistenza della suddetta indagine rispetto alla quale rileva di non avere mai ricevuto alcun avviso o comunicazione da parte delle autorità preposte e rispetto alla quale risulta essere totalmente estraneo.
Con la presente sono pertanto a richiedere la immediata smentita di quanto scritto trattandosi di notizie assolutamente non veritiere e diffamatorie.
Vi informo fin d’ora che in caso di mancata smentita mi rivolgerò senza altro avviso e indugio alle Autorità competenti.
Distinti saluti
Michele Marotta

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