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Nessuno s’è fatto avanti: la lunga storia della Cerutti è finita a mezzogiorno di oggi, 3 maggio 2021

Casale Monferrato – Nessuna offerta è arrivata per salvare la Cerutti di Casale Monferrato. Per la legge italiana il termine ultimo era mezzogiorno di oggi, lunedì 3 maggio, ma nessuno s’è fatto avanti. Quindi la vicenda è definitivamente chiusa e si può scrivere la parola fine alla storica azienda produttrice di rotative per la stampa. Negli ultimi sei mesi tutte le ipotetiche cordate di imprenditori interessati all’acquisto non si sono viste e adesso i lavoratori, dopo oltre 70 giorni di presidio davanti alla fabbrica di Casale Monferrato, la storica Officine Meccaniche Cerutti che ha venduto rotative in tutto il mondo, che cosa faranno? Per i dipendenti si prospetta un periodo molto difficile anche perché col mese di maggio è scaduta la cassa integrazione arrivata meno di un mese fa dopo la richiesta di Salvatore Sanzo e Ignazio Arcuri, curatori dei fallimenti Officine Meccaniche Giovanni Cerutti S.p.a. e Cerutti Packaging Equipment S.p.a. La cassa ha avuto efficacia retroattiva per tutti i 134 lavoratori in forza al fallimento Officine Meccaniche Giovanni Cerutti S.p.a. per il periodo compreso tra il 19 ed il 31 marzo 2021. Ma anche in conformità col decreto legge 41, per il periodo tra il primo aprile e il 2 maggio 2021 per tutti i lavoratori che risultano in forza ai due fallimenti. Cioè, 195 lavoratori occupati alla Officine Meccaniche Giovanni Cerutti S.p.a., ai quali si aggiungono 53 lavoratori occupati alla Cerutti Packaging Equipment S.p.a.

Nella foto, Giancarlo Cerutti

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