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SIGNORA FRANCA REPETTO QUANDO ERA SINDACA DI TAGLIOLO COSA FACEVA INVECE DI CONTROLLARE IL CANILE LAGER DI CASCINA RONDINARIA?

Tagliolo Monferrato (AL) Anna Briano – Dopo la macabra scoperta delle carcasse di quattro cani e di un gatto nel freezer sistemato sotto il portico del canile lager dietro la pizzeria Cascina Rondinaria in strada Caraffa, dove sono stati trovati morti altri 16 animali nei box dietro la pizzeria, ci si chiede come sia stato possibile che nessuno negli anni passati si fosse accorto di nulla. Infatti il canile era stato autorizzato nel 2007 ma da subito l’Enpa aveva fatto presente al sindaco di allora che la struttura non era idonea in quanto i box risultano sistemati su un prato assolato. Solo nel 2014 però, dopo ripetute insistenze l’Asl, nell’aprile 2014, ha scritto al Comune chiedendo la revoca dell’autorizzazione, ma la cosa è rimasta lettera morta. Quello che colpisce è il modo col quale sono state lasciate morire quelle povere bestie, come mai non le hanno seppellite mentre quei quattro cani e quel gatto sono finiti nel freezer. Sono stati i carabinieri di Ovada, dopo l’ennesima denuncia, a scoprire il canile degli orrori e ad inviare le cinque carcasse congelate all’istituto zooprofilattico di Torino. Ad un primo esame i cinque animali morti sembrano ben conservati e sono stati scongelati per poter effettuare gli esami che stabiliranno le cause dei decessi. Gabriele Locci, il responsabile del canile, è stato denunciato dai carabinieri per uccisione e maltrattamenti di animali mentre la sua ex compagna, un’infermiera che vive nel cascinale, continua a dire che non sapeva niente. Per quanto riguarda la pizzeria, chiusa da mesi, gli uomini della Benemerita hanno registrato condizioni igieniche preoccupanti con molti alimenti avariati, e stanno raccogliendo testimonianze utili alle indagini in corso. In tutta la triste vicenda è evidente che il Comune di Tagliolo, Autorità della Sanità Pubblica responsabile della vigilanza, non ha fatto il suo dovere. Da sempre in mano comunista, quando è stato autorizzato il canile di Cascina Rondinaria era sindaca Franca Repetto (nella foto) mentre suo vice era Lino Rava, già onorevole del Pci e poi assessore provinciale. Come mai non hanno mai preso in considerazione le numerose denunce dell’Enpa? Come mai non hanno mai pensato di effettuare dei controlli e, se li hanno effettuati, come mai non hanno rilevato anomalie? Ma soprattutto, con quale criterio hanno concesso l’autorizzazione per realizzare il canile, dato il tremendo epilogo?

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