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VOTATE PER IO PERCHÉ SONO ME

(02.10.2011) – Sommo, venerabile e divino Gavio, signore assoluto dei nostri destini, dall’alto dei cieli in cui sei certamente assurto, poiché anche lì avrai convinto i custodi delle celesti porte, illuminaci nella scelta del Sindaco di Alessandria, come sempre avvenuto anche con deputati e senatori da te prescelti ed inviati a Roma. Solo poche suore di clausura, da sempre isolate in rupestri conventi, possono essere così ingenue da credere che i candidati alla guida della città di Alessandria vengano scelti dagli elettori. Tutta Alessandria sa già che i candidati con possibilità di vittoria sono solo due: l’attuale sindaco Piercarlo Fabbio e la sfidante Rita Rossa. Gli altri fanno solo numero, come i cavalli in una corsa truccata. La radiosa linea di condotta che ha fatto di te, partito dal nulla, il signore degli appalti nonché il demiurgo dei finanziamenti elettorali, è scritta a lettere d’oro nel libro della storia alessandrina: finanziare sempre tutti, di destra, di centro e di sinistra. Così chiunque prevalga elettoralmente a vincere realmente sei sempre e solo tu. E ciò dà anche ulteriori vantaggi collaterali. Il committente degli appalti da te fatto eleggere non si permetterà mai di lamentarsi minimamente della qualità del prodotto ricevuto. Contemporaneamente le opposizioni sempre da te finanziate, che per legge dovrebbero svolgere azioni di controllo, si assopiscono in un sonno letargico assai simile alla morte. E così nell’alessandrino anno dopo anno si è creato un deserto politico e culturale popolato di mostri ubbidienti. E hanno anche avuto il coraggio di chiamarlo pace sociale e consenso. Poiché quando si è in tempo di elezioni qualcosa bisogna pur contare agli elettori, in aiuto a chi ha gestito lo sfascio nazionale sono state inventate le liste civiche. Come è noto a tutti, a Napoli erano ben 60 con schede grandi come pagine di giornale. Parlare della loro ideologia è solo una barzelletta: non esistono e non esisteranno mai nell’intero pianeta 60 ideologie politiche differenti. Le liste civiche altro non sono che ammortizzatori atti ad assorbire in modo indolore la protesta popolare recuperando voti, altrimenti persi, in favore dei due schieramenti politici egemoni. Ma sono pericolose per la nostra stessa libertà essendo una parodia di democrazia, versione locale formato mignon di un frammentato mostro politico assai simile al peronismo argentino. Non per nulla inventato da immigrati di origine latina.

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