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NON C’È L’ACCORDO SULL’AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA BAZZANI

Casale Monferrato (AL) – Il problema è sempre lo stesso in tutt’Italia: se il citadino produce rifiuti, lo stesso non li vuole  a casa sua. A Casale l’antifona non cambia e quando Andrea Bertolotti, presidente di Cosmo, la partecipata che si occupa principalmente di nettezza urbana, ha annunciato un ampliamento della discarica Bazzani di circa 25.000 metri cubi aprendo una sesta vasca i dei 44 Comuni consorziati hanno risposto in maggioranza picche e non s’è deciso niente. La signora Titti sindaca di Casale ha chiesto un rinvio della decisione (ma intanto i rifiuti si producono lo stesso), Legambiente con Vittorio Giordano ha fatto sapere che bisogna tener conto delle potenzialità della raccolta differenziata che nel casalese è già molto alta, mentre c’è chi punta il dito sul costo dei due terreni che dovrebbero essere espropriati per la sesta vasca.
Intanto, per incentivare la raccolta differenziata, c’è chi propone l’adozione della “tariffa puntuale” che prevede chip nei sacchi dell’immondizia per determinare il costo sulla base di quanta spazzatura produce ogni nucleo familiare. Ad ogni famiglia è assegnato un codice identificativo riportato in un chip presente su ogni sacco che dovrà essere riempito esclusivamente di spazzatura generica e lasciato davanti alla porta. In ogni caso se ne riparlerà fra una decina di giorni.

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