Press "Enter" to skip to content

Il ricorso del Comune arriva troppo tardi e l’allargamento del secondo carcere di Asti resta al palo

Asti – Continua a far discutere la costruzione del secondo carcere ad Asti. Secondo quanto spiegato da Massimo Cerruti, consigliere del Movimento Cinque Stelle in Comune, sull’allargamento del carcere erano tutti d’accordo che non fosse per nulla opportuno e, prima che cambiasse il Governo con tutti i suoi rappresentanti, come forza politica i pentastellati si erano interessati per rivedere il progetto di ampliamento della Casa di reclusione. “Erano state altresì presentate interrogazioni parlamentari da altre forze politiche. Ora però il Comune di Asti l’ha combinata grossa – ha rimarcato Cerruti – poteva presentare le opposizioni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri contro le conclusioni della Conferenza dei Servizi e l’iter autorizzativo urbanistico. Cosa che la Amministrazione comunale ha fatto. Peccato che sia stata presentata in ritardo di 10 giorni. Così è giunta la risposta del Ministero che dichiara l’azione del Comune di Asti inammissibile in quanto proposta tardivamente. Come forze politiche di minoranza presenteremo interpellanza e chiederemo urgenti spiegazioni in Consiglio Comunale”. In pratica una sorta di disfatta anche se non è quello che pensa Marcello Coppo, assessore all’Urbanistica, che sottolinea che è vero che gli uffici hanno presentato in ritardo l’opposizione al Ministero ma ha anche tenuto a precisare che la partita non è assolutamente chiusa. “Anzi quella vera non è questa ma quella che si giocherà davanti al Tar. Anche se l’opposizione fosse stata presentata in tempo ritengo che il Ministero difficilmente avrebbe negato sé stesso dandoci ragione” ha sottolineato Coppo. Un altro punto che preoccupa riguarda i numeri. Attualmente il carcere di Asti ospita circa 300 detenuti quasi tutti ad alta sicurezza. Il secondo padiglione dovrebbe servire per evitare il sovraffollamento ma il timore è che una volta costruito i parametri non siano rispettati e che detenuti comuni siamo mischiati con quelli ad alta sicurezza.

Comments are closed.