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I Rothschild protagonisti della corsa alle privatizzazioni

di Maurizio Blondet – Molte sono le operazioni finanziarie che vedono i Rothschild protagonisti della corsa alle privatizzazioni sancita dal neoliberismo occidentale. Passata sotto silenzio, ad esempio, la recente notizia dell’acquisizione, da parte della potente dinastia, dell’italiana GS Retail, di proprietà di Ferrovie dello Stato (55%) e di Eurostazioni (una cordata privata che deteneva il restante 45% e che comprendeva Pirelli, Benetton, Ferrovie Francesi e Gruppo Caltagirone), da parte della Alba Bidco, azienda in gran parte francese che fa capo alla società Antin del potente Gruppo BNP Paribas, in pugno ai Rothschild.
Risultato? Tutte le attività relative allo sfruttamento economico degli spazi commerciali, media & advertising, deposito bagagli e servizi igienici delle stazioni di Bari centrale, Bologna centrale, Firenze Santa Maria Novella, Genova Brignole, Genova Principe, Milano centrale, Napoli centrale, Napoli piazza Garibaldi, Palermo centrale, Roma Termini, Torino Porta Nuova, Venezia Mestre, Venezia Santa Lucia, Verona Porta Nuova, nonché degli spazi pubblicitari e commerciali del complesso immobiliare di Roma Tiburtina, sono finite nelle mani della famiglia più potente del mondo. Il cui rapporto con la rete ferroviaria europea, sin dalle sue origini, abbiamo già affrontato. L’atto di compravendita definitivo è stato siglato il #27giugno 2016, manco a dirlo nella sede milanese della Rothschild SpA. Che naturalmente ha svolto anche il ruolo di advisor. Un modo di fare molto vicino a quello che nel 2014 ha portato alla presidenza di Poste italiane una Luisa Todini (nella foto a lato) membro dei CdA di Rai e di Rothschild & Co, società che, guarda caso, Poste ha poi scelto come advisor per la sua quotazione in Borsa”.

Nella foto, Jacob Rothschild

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