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LA SIGNORA TITTI RINUNCIA AL METANO (UN CARBURANTE STRAORDINARIO CHE NON INQUINA, È SICURO E COSTA UN TERZO) E ACQUISTA DUE BUS A GASOLIO PER NON PERDER TEMPO AL RIFORNIMENTO

Casale Monferrato (AL) Gianni Patrucco – Tutto il mondo sa che il metano è il carburante più sicuro, meno inquinante e più economico che esista sulla faccia della terra meno la Giunta Comunale di Casale Monferrato capitanata dalla signora Titti. Il metano, o gas naturale a differenza del Gpl (gas petrolio liquefatto, pericolosissimo, Viareggio docet) che è un gas derivato, è usato con molta efficacia per i mezzi pubblici che in questo modo non inquinano più (il metano rilascia esclusivamente anidride carbonica, quindi cibo per le piante), consumano un terzo, i motori durano il doppio (il metano non contiene carbone e microcristalli che rovinano i manovellismi) e il ricovero dei mezzi non comporta rischi perché il metano è anche il combustibile più sicuro in assoluto in quanto, a differenza degli altri ma soprattutto del Gpl, non esplode. Niente: quei fenomeni di Casale cosa fanno? (e qui il Maligno mi conferma che a Casale sono un po’ pirla fin dal Medioevo quando noi mandrogni gli abbiamo fregato il galletto che campeggia sul nostro municipio e non gliel’abbiamo mai più reso)…  acquistano due mezzi alimentati a gasolio perché i rifornimenti a metano sono troppo lenti! Qualcuno, a ragione, s’è chiesto il perché di questa scelta insensata, come il diligente consigliere comunale di minoranza Fiorenzo Pivetta della lista civica “Demezzi Sindaco” (nella foto) che ha puntualmente presentato un’interrogazione per sapere quali siano le “strategie circa l’attenzione all’ambiente che intende mettere in atto nel suo mandato” tenendo presente che la precedente amministrazione aveva iniziato a dotare i mezzi pubblici di alimentazione a metano “proprio per dare un segnale forte di attenzione all’ambiente”. Signora Titti, ce lo spieghi lei che è nel giro buono essendo perfino amica degli avvocati di Stephan Schmidheiny, e la sa lunga.
Intanto, mentre lei pensa alla risposta, io pago… anche in termini di salute.

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