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Ristori Covid: una pioggia di soldi sempre agli stessi

Alessandria (Max Corradi) – Alcuni dati tecnici noiosi ma necessari: con legge n 3 del febbraio 2021 La Regione Piemonte promulga la norma (che su queste pagine abbiamo più volte criticato per la sua esiguità) che governa i contributi al Sistema Residenziale Piemontese duramente colpito dalla Pandemia Covid. In due articoli differenti stabilisce che una parte dei fondi andranno alle Strutture con posti letto convenzionati (dicesi accreditati) e un’altra alle realtà non convenzionate (totalmente private). In seguito la Regione con atti amministrativi stabilisce le regole per accedere a tali fondi. Obbedienti e anche deluse per l’esiguità dei ristori le strutture convenzionate fanno domanda per i fondi di loro competenza e li ricevono in tempi ragionevoli (verso maggio). Le strutture non convenzionate fanno domanda per i loro fondi e ai primi di luglio di quest’anno esce l’elenco delle cifre e degli Enti che hanno usufruito di tali rimborsi, suddivisi, attenti bene, per il numero delle Realtà che hanno fatto domanda (quindi meno domande più soldi per i fortunati). E qui ci sarà una colossale sorpresa: fra gli Enti premiati ci sono di nuovo alcuni degli Enti che avevano ricevuto i fondi nella prima fase (un esempio per tutti la Casa di Riposo di Casale). Naturalmente qualche funzionario (o politico?) ha dato qualche buon consiglio a una platea piuttosto ristretta di Case di Riposo, consigliando di far lo stesso la domanda che magari qualcosa sarebbe successo. Peccato che si fosse in piena terza ondata Covid: le strutture più rigorose, che si sono attenute alla legge, naturalmente non han fatto domanda e si sono trovate questa amara sorpresa. Interpellati da questo giornale, alcuni fra i più esperti delle norme hanno osservato giustamente che quelli che avevano preso i ristori di un tipo non potevano prenderli dell’altro. Ci fanno sapere che i centralini della Regione sono sommersi dalle proteste. E le Associazioni di categoria cosa dicono? A noi che siamo dei maligni sembra evidente di come la gestione delle Rsa in Piemonte sia molto casalinga.

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