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Assessore spara a un marocchino che poi muore all’ospedale

Voghera (a.g.) – Tragedia a Voghera dove ieri sera verso le dieci in Piazza Mearsi l’avvocato Massimo Adriatici, 47 anni di Voghera, assessore leghista alla sicurezza della giunta di centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega) guidata dalla sindaca Paola Garlaschelli (nella foto a lato), ha sparato a un marocchino di 39 anni causandone la morte avvenuta poco dopo all’ospedale dov’era stato trasportato d’urgenza. Adriatici è stato arrestato dai carabinieri e attualmente si trova agli arresti domiciliari. Dai primi riscontri pare che abbia sparato dopo una lite con la vittima davanti a un bar. Il ferito è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Voghera (Pavia). Le sue condizioni, che all’inizio non sembravano preoccupanti, si sono aggravate rapidamente sino alla morte avvenuta nella notte. Massimo Adriatici, originario di Voghera, è assessore da ottobre del 2020. Ex poliziotto, eletto nelle file della Lega, è titolare di uno studio di avvocatura molto noto. È docente di diritto penale e procedura penale alla Scuola allievi agenti Polizia di Stato Alessandria. È anche stato docente dell’Università del Piemonte Orientale. La vittima, un marocchino di 39 anni con numerosi precedenti alle spalle, l’avrebbe affrontato mentre chiamava il commissariato chiedendo l’intervento sul posto di una volante. L’avvocato Adriatici ha dichiarato agli agenti intervenuti sul posto: “Stavo passeggiando in piazza Meardi quando ho notato quell’uomo infastidire i clienti di un bar. Mi sono avvicinato, l’ho redarguito invitandolo ad andarsene e a quel punto ho chiamato la Polizia. Sentendo la mia telefonata, mi ha spinto facendomi cadere. È stato a quel punto che dalla pistola già impugnata è partito il colpo”. La ricostruzione è ora al vaglio dei carabinieri di Pavia che stanno svolgendo le indagini. Disposta l’autopsia sul corpo della vittima centrata da un unico colpo al petto.

Pubblichiamo il tweet di Salvini che commenta l’accaduto

Aggiornamento delle 16:00
Il marocchino ucciso si chiamava Youns Boussetai, mentre l’assessore Adriatici è ai domiciliari con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa: i pm sembrano dar credito alla sua versione dei fatti, secondo cui il colpo di pistola che ha ucciso l’immigrato sarebbe “partito cadendo”. Secondo un testimone, Adrian R. di origine albanese, Boussetai avrebbe lanciato una bottiglia di birra che stava bevendo addosso ad Adriatici prima che l’assessore alla Sicurezza telefonasse alle forze dell’ordine per avvertire che l’uomo stava importunando dei clienti del “Bar Ligure”.
“Erano le dieci e mezzo circa quando sono andato in piazza a vedere cos’era successo perché mio figlio aveva sentito dei colpi di pistola – ha detto Adrian R. ai carabinieri – dopo qualche minuto è arrivata l’ambulanza. Ho visto Adriatici che parlava coi carabinieri. Poi un uomo che era lì mi ha raccontato che la vittima aveva chiesto ad Adriatici: ‘Perché non mi saluti?’ E gli aveva lanciato addosso la bottiglia. A quel punto, l’assessore gli ha detto che avrebbe chiamato la polizia. Poi c’è stata una colluttazione tra loro e l’assessore ha sparato”.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Pavia, ieri intorno alle 22 e 30 Adriatici, ex poliziotto con regolare porto d’armi, ha chiamato in commissariato per far arrivare una pattuglia in piazza Meardi a Voghera perché un uomo di origine nordafricana stava infastidendo alcune persone all’interno di un bar. La vittima, avendo ascoltato la telefonata si sarebbe avvicinato ad Adriatici e lo avrebbe spintonato. A quel punto ne sarebbe nata una colluttazione durante la quale sarebbe partito il colpo letale.

 

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