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Alessandria: esplosa la maggioranza di centrodestra, i dissidenti sono pronti ad andare all’opposizione

Alessandria – Si fanno sempre più accesi i toni a Palazzo Rosso. Il riferimento, ovviamente, è allo scontro avvenuto all’interno di Forza Italia. Dopo le parole dell’ex coordinatore cittadino, Piercarlo Fabbio, adesso prendono posizione i sei consiglieri usciti (su sette) dal gruppo consigliare, ovvero l’ex capogruppo Maurizio Sciaudone, Stefano Foglino, Caterina Micò, Federico Guerci, Angela Poggio e Mauro Bovone.
In un comunicato stampa si dicono “pronti a lasciare una maggioranza che sceglie scientemente di tutelare i destini personali di alcuni piuttosto che impegnarsi a fondo in modo aperto e leggibile per il bene comune. Il loro nuovo gruppo “InsiemeALCentro” richiede la convocazione urgente del consiglio comunale allo scopo di aprire un dibattito sull’attuale maggioranza. “Chiediamo – si legge nel comunicato stampa che pubblichiamo sotto in versione integrale – di poter far conoscere ai concittadini, dalla nostra voce, le ragioni del gesto. Non fa per noi la chiusura nelle segrete stanze al fine di condurre passaggi che è bene siano controllabili dagli alessandrini e non pensiamo che Sindaco e presidente del Consiglio Comunale possano dar retta a tali visioni e scegliere la strada della interruzione della politica e dell’apertura di una serie di colloqui non trasparenti e decisamente antidemocratici”.
Nella dura nota dei sei si legge ancora: “La conferenza stampa degli attuali vertici di Forza Italia Alessandria ha dimostrato, se ve ne fosse ancora bisogno, la chiusura più netta sulle proprie decisioni, in aperto contrasto con le dichiarazioni formali di accoglienza da parte di una dirigenza che si è scoperta d’un tratto impoverita e non più in grado di reggere la rappresentanza dei consensi un tempo giunti al partito degli azzurri. Tantomeno di interpretare a fondo esigenze e bisogni attuali e futuri di una città”.
Secondo i sei ex azzurri questa giunta ha dimostrato di non avere idee, visione strategica e progetti per il bene della città, limitandosi a interventi di bassa cucina e a giustificazioni puerili sulla decisione dei dissidenti. Non bisogna dimenticare infatti che Forza Italia in Consiglio Comunale non esiste praticamente più, per cui, secondo i sei di InsiemeALCentro questo fallimento epocale dimostra che il partito dell’ex Cavaliere è esploso e non esiste più.
Sulla graticola anche l’assessora Monica Formaiano che, avendo sostenuto più volte che gli attuali dissidenti avevano più volte votato in contrasto alla giunta, mente. I sei rispondono secchi: “Mai il gruppo consiliare ha votato in difformità con la maggioranza. Capiamo la consueta disattenzione, ma tutto ha un limite. Persino Buzzi Langhi, che pare aver dormito come Condè la notte prima della conferenza, non ha trovato di meglio che dettare i ritmi della conversazione coi giornalisti basandosi su un’avventurosa analisi del passato. Ha detto che la segreteria cittadina ormai era in piedi da 10 anni, mentendo clamorosamente perché Fabbio, sindaco fino al 2012, solo dal 2016 (elezione dicembre 2015) ha preso in mano la segreteria a seguito d’un Congresso che ha deciso anche i componenti del Comitato cittadino”.
Ma i dissidenti calcano la mano e denunciano che questa giunta di centrodestra ha persino tentato di “sospendere la democrazia in città, avendo fatto voti affinché si eviti la convocazione del Consiglio Comunale per il periodo più lungo possibile. Può essere vera una richiesta del genere in un sistema democratico? Può essere sensatamente giustificabile un’istanza di tal fatta al solo scopo di mantenere ben incollate ai propri glutei poltrone che dovrebbero lasciare”?

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