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IN RICORDO DI UN GRANDE UOMO: DON GIANNI COSSAI

Alessandria – I consiglieri comunali Gianni Ivaldi e Paolo Berta hanno proposto di intitolare uno spazio pubblico a Don Giovanni Cossai che  visse  ed operò diversi anni come sacerdote  ad Alessandria. Nalla motivazione tra l’altro si legge che Cossai “È stato uno straordinario motore di sviluppo di energie verso il prossimo e in particolare verso le persone in difficoltà. Le sue doti umane – si legge ancora – sono state per tutti, soprattutto per i giovani, un esempio concreto, cui ispirare il proprio comportamento ed hanno contribuito alla crescita della nostra comunità civile. In una società dove prevale l’apparenza la memoria di Don Gianni Cossai è sostanza, sicuramente un grande esempio di vita da affidare alle nuove generazioni”. Nato a Caramagna (CN) il 2 gennaio 1947, morto ad Alessandria il 18 giugno 2010 dopo una grave ed incurabile malattia, Don Gianni Cossai 63 anni, ultimamente parroco a Predosa, per ben 13 anni aveva avuto saldamente in mano le redini delle tre parrocchie (S. Maria, S. Martino e S. Carlo) di Castellazzo Bormida, dove aveva lavorato molto sistemando le tre chiese e cercando un dialogo sereno con tutte le persone che a lui si rivolgevano. Cossai ha contribuito in modo determinante a fondare l’Unitre (mettendo a disposizione la Canonica della chiesa di S. Martino ed anche sue risorse personali). Il 31 agosto del 2009 è stata assegnata la cittadinanza onoraria del Comune di Castellazzo Bormida, in segno di riconoscenza per quanto ha fatto durante la sua permanenza in paese, con una cerimonia alla quale non aveva potuto partecipare, avendo dovuto iniziare proprio in quei giorni la terapia di cure per affrontare la malattia che lo aveva aggredito. All’inizio della sua missione Giovanni Cossai è stato parroco a Felizzano, quindi a alla parrocchia della Pista ad Alessandria per poi essere nominato parroco a Castellazzo. La sua missione continuava a Santa Maria di Castello sempre ad Alessandria e a Sant’Alessandro per poi fare ritorno, nel 1995, a Castellazzo per finire a Predosa.

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