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INCENERITORI E TERMOVALORIZZATORI PIÙ “TAROCCATI” DEI DIESEL

Fare capire un discorso tecnico ad un politico italiano è praticamente impossibile. Come cercare di volare muovendo le orecchie. Per qualche strano volere del fato, il politico italico prima di avere conquistato qualche carica importante è una persona del tutto normale, con le sue qualità ed i suoi difetti, come tutti noi. Se non che, una volta assiso sul novello scranno appena conquistato, si convince di essere diventato colto ed intelligente, confondendo potere con sapere. Sono due parole assai simili, ma in realtà assai differenti. Sarà per incapacità di chi scrive ma, vista l’impossibilità di un discorso tecnico, proviamo a rivolgerci al politico utilizzando quel poco che ricordiamo degli insegnamenti di filosofia. L’intera cultura dell’ Occidente, come è noto, si basa sul concetto aristotelico di contraddizione che così recita: una cosa non può essere uguale al suo opposto. Siamo indotti a queste considerazioni dopo la lettura dei principali giornali nazionali riguardo alle centraline taroccate montate sulla produzione Wolksvagen. Sugli stessi giornali, alla distanza di poche pagine, troviamo due articoli. Uno di feroce denuncia contro gli scarichi delle auto diesel e l’altro un peana di esaltazione gloriosa del novello forno di incenerimento rifiuti in costruzione in Piemonte. Peccato che l’inquinamento dell’aria causato da un forno di incenerimento rifiuti, di quella dimensione, è superiore a quello di tutte le automobili del Piemonte messe insieme. Con una differenza: dallo scarico di un’auto si sa cosa esce, mentre dalla ciminiera di un termovalorizzatore alimentato dai rifiuti più disparati, mescolati casualmente, esce qualsiasi cosa in quanto avvengono le più bizzarre ed imprevedibili reazioni chimiche. E c’è di più. I dati relativi alle analisi dei forni di incenerimento urbani, sono in realtà truccati molto di più di quanto avvenga con le centraline della Bosch. Quando nella pubblicità dei forni di incenerimento sbandierati ai quattro venti dalla ditte produttrici si legge ad esempio: “La combustione avviene a 950 gradi”, ciò è vero solo per i rifiuti a diretto contatto con il punto di fiamma. Per tutti gli altri, che sono la maggior parte, la combustione avviene a temperature di gran lunga più basse. E poi c’è un fatto. Se si vuole sapere qual è la composizione chimica di un fumo occorre andare a cercarne ogni specifico elemento. Se non lo si cerca non lo si trova. Ma c’è un altro trucco molto diffuso: i fumi ricadono al suolo con una curva “gaussiana”, ossia, sin quando sono caldi salgono verso l’alto, e man mano che si raffreddano ricadono al suolo. Perciò se andiamo ad analizzare l’aria subito sotto i camini, come si è soliti fare durante le visite dei giornalisti, è pulita, mentre non lo è per niente a distanze proporzionali all’altezza del camino stesso. E avanti così con trucchetti similari. Altra specialità dei politici è non vedere mai i problemi più gravi. Ad esempio, mentre si alzano anatemi contro i diesel, i biologi marini delle maggiori università del pianeta hanno diffuso un dato veramente terrificante: in dieci anni, a causa della pesca eccessiva , le specie di pesci più utili per l’alimentazione dell’uomo, come tonni, sardine, sgombri, palamiti ed acciughe, sono diminuite del 75%. Basta un’ulteriore diminuzione perchè si interrompano le catene alimentari da cui dipende la sopravvivenza dell’intera fauna marina. E così, mentre ci preoccupiamo degli scarichi della Wolksvagen, l’intera umanità rischia una carestia da far sembrare nulla quelle medioevali.

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