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Intitolata una piazza di Quargnento ai tre pompieri morti nell’esplosione dell’agriturismo

Quargnento – Il Comune di Quargnento, su iniziativa del sindaco Paola Porzio, ha voluto ricordare Marco Triches, Matteo Gastaldo ed Antonino Candido, i Vigili del fuoco caduti due anni fa nell’esplosione della cascina in via San Francesco d’Assisi, con una messa celebrata nella Basilica di San Dalmazio. Nell’omelia, Don Augusto Piccoli, il cappellano dei Vigili del Fuoco di Alessandria, ha ricordato l’attaccamento degli appartenenti del Corpo a valori fondamentali quali il sacrificio e l’altruismo. Al termine della celebrazione religiosa una piazza del comune è stata intitolata ai tre Vigili del Fuoco caduti nell’adempimento del loro dovere. All’evento erano presenti oltre al primo cittadino, il Vice Prefetto di Alessandria Francesco Farina, diverse autorità civili, militari, religiose, personalità politiche e rappresentanti di Associazioni. Per il Corpo hanno partecipato il comandante di Vigili del Fuoco di Alessandria, Mariano S. Guarnera, e il comandante di Torino, Agatino Carrolo, in rappresentanza del Capo del Corpo Nazionale Guido Parisi, oltre a numerosi colleghi. Il Comandante Carrolo, oltre a portare il saluto del Capo del Corpo Nazionale, ha voluto sottolineare come l’intitolazione della piazza ai tre colleghi rappresenti la testimonianza indelebile del loro sacrificio nei confronti della collettività. Il ricordo di Marco, Matteo e Antonino nelle parole del Comandante Guarnera: “A nome dei Vigili del Fuoco di Alessandria, mio personale e del Capo del Corpo Ing. Guido Parisi, oggi qui rappresentato dal Comandante dei Vigili del Fuoco di Torino Ing. Agatino Carrolo, porgo un saluto ed un abbraccio a tutti ed in particolare ai parenti dei Cari Colleghi Antonino, Marco e Matteo ai quali rinnoviamo il nostro affetto. Con la convinzione che è alquanto difficile sottrarsi alle sofferenze riservate al genere umano e con la speranza che ogni individuo, lungo il percorso esistenziale, sia sempre saggiamente indirizzato, istruito, condotto e migliorato, affinché l’appagamento dei propri desideri avvenga all’insegna del rispetto del prossimo e di ogni forma di solidarietà. Legare il sacrificio umano dei Vigili del Fuoco Antonino, Marco e Matteo, ad una piazza cittadina lo ritengo un gesto nobile e di notevole bene sociale, un’opportunità per il sano nutrimento delle coscienze degli individui, aumentandone la consapevolezza della propria identità, dei propri limiti, della propria forza, come pure la capacità delle relazioni interpersonali, in altre parole, la giusta e diligente umiltà”.

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