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Crollo calcinacci: lavori alla casermetta Bainsizza di Acqui

Acqui Terme – Dovranno essere investiti oltre centomila euro da parte del Comune di Acqui per mettere in sicurezza la la casermetta Bainsizza, la lunga e bassa costruzione nel secondo cortile dell’ex caserma Cesare Battisti, dove il 2 novembre sono caduti calcinacci che hanno obbligato Palazzo Levi a transennare l’area.
Fino ad allora, quindi, sarà vietato parcheggiare lungo il perimetro dell’edificio.
Certo è che gli acquesi dovranno fare i conti con le barriere New Jersey e i nastri bianchi e rossi, che impediscono di lasciare l’auto sotto la tettoia dell’immobile, soprattutto nei giorni di mercato: tutta l’ex caserma rappresenta il più importante parcheggio a sosta libera del centro e i nuovi divieti, introdotti per motivi di incolumità pubblica, hanno eliminato almeno una quindicina di posti auto. Il problema si aggraverà nei prossimi giorni, quando è in programma la fiera di Santa Caterina, ed è il motivo per cui i cittadini sperano che il Comune riesca a risolvere in fretta i guai della Bainsizza, occupata da rimesse, garage e magazzini. I sopralluoghi dei tecnici ci sono già stati ma i tempi del ripristino, anche parziale, non sono ancora stati definiti.
Palazzo Levi ha, comunque, in mente un futuro ambizioso per la Bainsizza: nel cassetto del Comune c’è, infatti, un progetto organico firmato dall’architetto Stefano Pujatti dello studio Elasticofarm di Chieri da 1,1 milioni di euro, per trasformare la struttura in un grande museo dedicato a tutte le eccellenze del Monferrato. Il Comune di Acqui Terme ha già messo a disposizione 300.000 euro ma sta cercando il modo di recuperare gli altri 800.000 necessari per realizzare l’operazione. Ma i tempi non sono ancora stati definiti.

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