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IL SAMBA

Le notizie della persistente crisi politica alessandrina sono rimbalzate anche all’inferno. Il Guenna non mi ha informato così sono andato a trovarlo per sapere qualcosa. L’ho aspettato fuori dalla chiesa dove di solito va a messa. Mi sono travestito da barbone facendo finta di chiedere l’elemosina. Appena è uscito mi ha allungato un euro che ha messo nel bicchiere di carta che tenevo in mano. Poi mi ha guardato bene, ha notato le mie pupille feline e mi ha riconosciuto.

Guenna. Anche qui? Anche di Domenica! Ma perché non mi lasci un po’ in pace?
Louis Cyphre. Tu non mi informi ed io devo correrti dietro. Ti ricordi il nostro patto vero? Io ti do le dritte, tu scrivi le notizie prima degli altri, ed io ti garantisco una lunga vita terrena.
Guenna. Vabbè, ho capito, ma la domenica no, la domenica mi devi lasciare in pace.
Louis Cyphre. Ti accompagno a casa.
Guenna. Ma cambiati un po’, non vedi che fai schifo e puzzi? Vieni, andiamo in quel bar e corri subito al cesso. Mentre io distraggo il cameriere vai a cambiarti.
Louis Cyphre. Va bene, andiamo.

Mi sono cambiato e sono uscito vestito bene, sbarbato, con fare disinvolto. Qualche signora mi ha messo gli occhi addosso…, e sì quando sono in ghingheri sono molto bello.

Guenna. Hai finito di gongolarti e di sorridere a tutte le signore che sono al bar?
Louis Cyphre. Mamma mia che brutto carattere che hai. Ma tua moglie non ti dice mai niente?
Guenna. Lei il carattere ce l’ha peggio del mio.
Louis Cyphre. Ah, ho capito. Sta un po’ a sentire ma cosa sta succedendo ad Alessandria? Il sindaco è in minoranza, la Lega lo sta mollando, la Corte dei Conti lo sta mettendo all’angolo, non si capisce più niente.
Guenna. Sta succedendo che il buon Fabbio sta ballando il Samba.
Louis Cyphre. E chi lo suona?
Guenna. Lo suono io, da quest’estate, ma vedo che ora anche altri colleghi si sono aggregati, hanno portato gli strumenti e ora suonano con me.
Louis Cyphre. E il sindaco balla…
Guenna. Il sindaco, qualche assessore, qualche giannizzero, un po’ tutti nella maggioranza ballano.
Louis Cyphre. E Vandone?
Guenna. È troppo intelligente Vandone, lui lascia ballare gli altri.
Louis Cyphre. Ma come andrà a finire? Hai bisogno d’una mano?
Guenna. No grazie. Questi qua si fanno male da soli. Va a finire che se il Prefetto Castaldo si sveglia dal letargo sono tutti commissariati.
Louis Cyphre. Perché Castaldo non agisce?
Guenna. Castaldo suona la batteria e non conosce il tempo di Samba…, ma prima o poi dovrà suonarlo anche lui.
Louis Cyphre. Cosa?
Guenna. Il Samba.
Louis Cyphre. Ciao, buona domenica.
Guenna. Ma dove vai?
Louis Cyphre. Ad insegnare il Samba al Prefetto.

Ho piantato in asso il Guenna e me ne sono andato dirigendomi verso Piazza Libertà dove c’è la Prefettura. Ho cambiato aspetto e sono entrato come un poliziotto in divisa. Il resto è top secret.

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