Press "Enter" to skip to content

Lavori in corso al porto di Genova e Slala Alessandria ringrazia

Genova – Il comitato di gestione del porto (La Mattina per la Regione, Carozzi per il Comune di Genova e Canavese per Savona) si riunirà col presidente per votare la delibera che darà il via libera al ricollocamento dei depositi da Multedo alla banchina di Sampierdarena. Il primo appuntamento è fissato alle 15 con la Commissione Consultiva. Poi alle 17 tocca al board sul cui esito da qualche giorno tutti si interrogano. Per qualche perplessità a livello politico l’esito della riunione non è così scontato, in quanto solo uno darebbe pronto a votare per il trasloco dei depositi chimici di Superba. C’è altra carne in pentola perché a breve partirà il cantiere che dovrà realizzare in cinque anni il nuovo bacino di Fincantieri a Sestri Ponente. Il progetto è complesso e atteso da decenni dal colosso italiano della navalmeccanica perché con il nuovo bacino da 440 metri il gruppo guidato da Giuseppe Bono potrà mettere in campo una nuova infrastruttura tra le più grandi in Europa, per la produzione di grandi navi. Ieri il porto di Genova ha aggiudicato l’appalto al Consorzio Stabile Grandi Lavori (ex Fincosit) costituito con Consorzio Integra Società Cooperativa e Trevi per un importo di aggiudicazione pari a 338,6 milioni di euro. La seconda fase prevede l’espansione delle aree industriali e la realizzazione del nuovo bacino da 440 metri. Genova potrà così vantare le dimensioni dei grandi cantieri e inserirsi legittimamente nel piccolo nucleo delle grandi capitali della navalmeccanica. Non solo: col ribaltamento verrà anche migliorata l’accessibilità via terra dell’area portuale industriale di Genova Sestri Ponente con lo spostamento della linea ferroviaria a monte.
Il ribaltamento a mare si compone sostanzialmente di due fasi: la prima prevede la sistemazione di due rivi (Molinassi e Clavarino) della delegazione di Sestri e la costruzione di una piattaforma operativa, la seconda consentirà l’avvio della costruzione del super bacino e si darà avvio alla sistemazione dell’altro rivo di Sestri Ponente, il Cantarena. L’obiettivo del progetto che prevede la costruzione del grande bacino è dotare il distretto cantieristico del porto di Genova di una struttura in grado di consentire la costruzione di navi anche oltre le 150.000 tonnellate in aree operative di circa 500.000 metri quadri.
Il progetto prevede l’ampliamento e la razionalizzazione dei cantieri esistenti insieme a interventi di miglioramento per l’accessibilità grazie alla realizzazione di tre varchi di accesso rispetto ai due attuali.
Intanto nei giorni scorsi l’Authority aveva annunciato la vittoria di Fincosit che è sostanzialmente la stessa squadra (insieme ai genovesi, anche Icm e i consorzi Grandi Lavori e Integra) che sta già realizzando il riempimento dello specchio acqueo tra il sito della Fincantieri e il Porto Petroli per realizzare la nuova piattaforma di 90.000 metri quadrati. Per costruire la struttura arriverà materiale lapideo via mare, così da non impattare sul traffico cittadino, in partenza dalla Marina di Carrara: si tratta di materiale di recupero, residuo della lavorazione delle cave del marmo. E poi nel progetto c’è sempre la copertura con i pannelli solari delle ampie strutture che saranno al servizio della navalmeccanica genovese.
Tra i nodi del progetto anche lo spostamento a monte della ferrovia che oggi taglia in due il cantiere. Dai documenti dell’Authority inviati all’ex ministero dell’Ambiente per l’ottenimento della Via, risulta che c’è stata una modifica del percorso su rotaia nell’ambito portuale di circa 1.000 metri che, deviando verso Nord, conceda a Fincantieri maggiori spazi di manovra, a causa del maggior ingombro del nuovo bacino. In tale ambito sarà realizzata la nuova fermata Genova-Sestri Ovest che agevolerà la movimentazione via ferrovia del personale d’area ed uno spazio specifico con binari morti per la manutenzione Rfi.
Proprio ieri Fincosit, in un raggruppamento temporaneo di imprese con Società italiana dragaggi, Fincantieri Infrastructure e Sales, si è aggiudicata la gara dell’Autorità portuale di Livorno per la realizzazione delle opere marittime di difesa e dei dragaggi previsti nella nuova prima fase di attuazione della Piattaforma Europa. L’importo dell’opera è di altri 377,4 milioni.
Le opere ferroviarie e di viabilità agevolata consentiranno un’ulteriore flessibilità del trasporto merci che diventerà più preciso e veloce a tutto vantaggio della logistica del Basso Piemonte. E Slala ringrazia.

 

Comments are closed.