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Se va avanti così in Piemonte l’assistenza agli anziani sarà svenduta alla Francia

Torino (Giulia Giraudo) – In molte Rsa (Residenze per anziani o Case di riposo) alla scadenza dei nove mesi dalla copertura vaccinale (nel lasso di tempo prima della terza dose) è ricomparso il Covid. Vero è che i pazienti non muoiono più, tranne che in rari casi, però questa recrudescenza è dovuta all’applicazione troppo tollerante delle indicazioni regionali e nazionali. Il TAR ha invitato la Regione a rimediare agli errori delle delibere impugnate dalle Rsa alessandrine Airone e Ribero Luino – uniche in Piemonte – sui riparti folli dei ristori pandemici. Nessuna decisione ufficiale ma buone prospettive d’una revisione dei parametri di distribuzione dei fondi Covid. Sta a vedere che qui da noi, oltre che ad Alegas, ci prepariamo a subire un’altra privatizzazione strisciante e non valutata dai cittadini e, ovviamente, da un Consiglio Comunale distratto. Giunge notizia che il Soggiorno Borsalino, oberato dai debiti, ha un disavanzo di circa 1,5 milioni, che si aggiunge al debito a lungo termine di oltre sei milioni di euro. Pare che per risolvere il problema abbia predisposto un bando d’una gara di concessione ai privati per 35 anni. Tutto ciò mentre abbiamo la Casa di Riposo comunale di Valmacca ha cambiato gestore affidandosi a una piccola cooperativa casalese. Subito è stata colpita dal Covid. C’è qualcosa che non ha funzionato? O forse per tenere le rette basse (la Regione ne sa qualcosa) si riduce la sicurezza? Non basta perché in questa “caporetto della terza età” rientra anche la Casa di Riposo Comunale di Moncalvo che, semplicemente, ha chiuso col trasferimento “modello deportati” in un’altra struttura privata. Il motivo della chiusura è che il Comune faceva rette ridicole per cui si è verificato un buco a bilancio insanabile per cui si è dato tutto ai privati che senza concorrenza faranno ciò che vorranno. “Dulcis in fundo” la Casa dì Riposo di Casale, una delle più grandi in Piemonte, che non ha più nemmeno i fondi per pagarsi un direttore. Morto Paolo Filippi, e pensionato Paolo Barbano, chi la gestisce? Passerà anche lei ai privati?
La situazione è molto preoccupante perché sta per saltare un intero settore e nessuno fa nulla, finché i privati, quelli quotati in borsa (in prevalenza francesi) non si prenderanno tutto.

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