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Guerra Russia-Ucraina: le armi biologiche Usa in Ucraina vero motivo della guerra

San Pietroburgo (s.t.) – Non più tardi di un mese fa il presidente russo Vladimir Putin ha affermato – senza ombra di smentita – che gli Stati Uniti dispongono d’una rete di laboratori segreti di  guerra biologica in Ucraina dedicati all’armamento di agenti patogeni e coronavirus. Nella conferenza stampa che si è tenuta al Cremlino mercoledì 16 marzo scorso, lo “Zar” ha detto fra l’altro: “Ora stanno cercando (gli Usa; n.d.r.) di spazzare via le tracce di questi programmi segreti. Ma abbiamo tutte le ragioni per credere che nelle immediate vicinanze della Russia, in Ucraina, siano stati effettivamente creati componenti di armi biologiche. Una rete di dozzine di laboratori operava in Ucraina sotto la direzione e col sostegno finanziario del Pentagono. Lì sono stati condotti programmi biologici militari, inclusi esperimenti con campioni di Covid19, antrace, colera, peste suina africana e altre malattie mortali. I nostri numerosi avvertimenti – ha aggiunto Putin – che tali sviluppi rappresentavano una minaccia diretta alla sicurezza della Russia sono stati respinti con aperta e cinica arroganza dall’Ucraina e dai suoi sostenitori degli Stati Uniti e della NATO”.
Mosca punta il dito contro gli Usa con l’accusa di utilizzare le ricerche chimico-batteriologiche per scopi militari. L’esercito si è detto impegnato nella distruzione di tali siti, in modo che non possano più costituire un pericolo per il mondo attraverso le bombe termobariche. Inoltre la Russia sostiene che le strutture di laboratori biologici bellici siano finanziate con fondi americani, e che gli operatori ucraini lavorino a stretto contatto con gli staff americani.

La tremenda denuncia di Putin: ecco le prove
Il Gru (già Kgb) russo nel 2017 è entrato in possesso di documenti ufficiali del Ministero della Salute ucraino in cui si attesta lo smaltimento urgente di agenti patogeni estremamente pericolosi. Il ministero della difesa russo ha rivelato tramite l’agenzia Ria Novosti alcuni documenti ufficiali del ministero della salute ucraino in cui si parla espressamente di soppressione di colture virali custodite in alcuni laboratori della nazione, coinvolgendo tutte le istituzioni accademiche e sanitarie dell’Ucraina. Il governo russo sostiene di averli trovati durante un’operazione speciale, forniti dagli stessi dipendenti – evidentemente prigionieri dell’esercito russo – e che attestano la presenza nel paese di bio-laboratori finanziati dal Pentagono al fine di sviluppare armi batteriologiche. Secondo le informazioni raccolte dai russi, era stata richiesta dal Ministero anche la distruzione di tutte le prove attestanti lo sviluppo di armi batteriologiche in Ucraina finanziato dal Pentagono.
Così attestano i documenti (riprodotti a pie’ d’articolo).

  1. Atto di eliminazione degli agenti patogeni biogeni: noi, capi del laboratorio microbiologico di “Poltava Regional Clinical Hospital of Public Health Ministry” Kushko N.O., assistenti di laboratorio in batteriologia Bobrytsky L.D, Shevchenko T.V. A causa della legge marziale in Ucraina stabilita dal 24 febbraio 2022 in conformità al Decreto del Presidente dell’Ucraina del 24.02.2022 H 64/2022, in risposta alla Lista 04-04/207 del 25.02. 2022 un’eliminazione di emergenza di agenti patogeni biologici che sono stati utilizzati per mantenere il sistema di gestione della qualità di 12 colture – 24 contenitori mediante autoclavaggio a 0,2 MPa (2 atm) per 1 anno è stato effettuato.
  2. Elenco delle colture sterminate: secondo quanto riferito ai tecnici del laboratorio ai militari russi, sarebbe stato proprio il Pentagono a ordinare la distruzione degli agenti patogeni, e in effetti nel documento si richiede massima urgenza nell’eliminazione delle colture per cause militari.
  3. Legge marziale promulgata da Volodimir Zelensky: il Ministero della Salute dell’Ucraina a causa dell’introduzione della legge marziale in Ucraina il 24 febbraio 2022 secondo il decreto del Presidente dell’Ucraina del 24. 02 02 2022 Ns 64/2022, richiede l’eliminazione urgente di 6 agenti patogeni omologhi utilizzati per sostenere il sistema di controllo delle prove di laboratorio secondo la procedura indicata nell’allegato.
    Si tratta di agenti patogeni della peste e dell’antrace, particolarmente pericolosi, e secondo i tecnici ucraini sarebbero stati smaltiti il 24 febbraio di quest’anno, proprio il primo giorno dell’invasione russa.
  4. N. 2 documenti del Ministero della Salute ucraino pubblicati da RIA Novosti

Complice omertà o totale ignoranza della stampa italiana
Questi sconvolgenti virgolettati che arrivano direttamente dal vertice del Cremlino non hanno trovato spazio nella discussione pubblica in Occidente. Ma, soprattutto, nessuno li ha smentiti! Tuttavia, mentre scriviamo queste righe, il sito ufficiale kremlin.ru è ancora oscurato, e noi abbiamo accesso al discorso del presidente russo solo tramite una copia cache. Putin faceva cenno a un’analisi storica degli avvenimenti che hanno portato alla situazione attuale: “Durante questi anni – ha detto Putin – le autorità di Kiev hanno ignorato e sabotato l’attuazione del pacchetto di misure di Minsk per una soluzione pacifica della crisi e alla fine dello scorso anno si sono apertamente rifiutate di attuarlo”. Il presidente della Federazione Russia ha ricordato inoltre l’effettivo rischio di un’Ucraina che sconfessa il Memorandum di Budapest e diviene potenza nucleare: “Hanno anche iniziato a implementare piani – ha detto Putin in una conferenza stampa che nessuno finora ha mai pubblicato in Italia e che, state tranquilli cari pennivendoli, oserà mai smentire – per entrare a far parte della NATO. Inoltre, le autorità di Kiev hanno anche annunciato la loro intenzione di disporre di armi nucleari e relativi vettori. Questa era una vera minaccia. Col supporto tecnico straniero, il regime filonazista di Kiev avrebbe ottenuto armi di distruzione di massa nel prossimo futuro e, ovviamente, le avrebbe prese di mira contro la Russia”.
Qualcuno ha detto che l’immediata conquista di Chernobyl da parte dei russi avesse a che fare con questa possibilità: lo sviluppo di armi nucleari tattiche da parte di Kiev. Nemmeno su questo, nei giornali italiani che parlano di profughi vaccinati, è apparso un solo articolo. Ma il governo Cinese conferma l’esistenza dei Bio laboratori in Ucraina. Stando alle dichiarazioni è confermato che sono 26 e tutti collegati al dipartimento della difesa statunitense.

La dichiarazione del Ministero degli esteri Cinese sui laboratori di armi biologiche in Ucraina
Nel 2019 il portavoce del Ministero degli esteri Cinese, Zhao Lijian, ha rilasciato una dichiarazione nella quale ha parlato della minaccia costituita dai laboratori biochimico-batteriologici in Ucraina. Anche secondo la Cina sono 26, tutti legati in maniera poco chiara al dipartimento della difesa americana. Queste le parole che suonano come un monito, mettendo in risalto la preoccupazione del governo Cinese e gettando ombre sulle operazioni condotte da Washington. Per questo motivo la Cina ha chiesto agli Stati uniti di consentire “verifiche multilaterali” sui suoi laboratori bio-militari, sostenendo che Washington dovrebbe dare notizie complete su queste strutture, 26 delle quali sono in Ucraina, dove è in corso l’invasione russa. “Recentemente i laboratori biologici in Ucraina hanno attratto molta attenzione. Secondo le notizie, in queste strutture è stoccata una grande quantità di virus pericolosi”, ha accusato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian nel quotidiano briefing a Pechino. “La Russia – ha proseguito – ha verificato, durante la sua operazione militare, che gli Usa usano queste strutture per condurre progetti militari”.
Zhao ha inoltre affermato che “in base a dati forniti dagli Stati uniti, ha 26 laboratori in Ucraina. Gli Usa hanno 336 laboratori in 30 paesi sotto il suo controllo”, nei quali hanno “hanno condotto molte attività biologiche militari”.
Pertanto, ha insistito il portavoce di Pechino, “ancora una volta chiediamo agli Usa di dare un pieno rapporto delle loro attività bio-militari negli Stati uniti e all’estero, nonché di accettare una verifica multilaterale”.

Le timide ammissioni di Washington
La replica dei senatori americani non si è fatta attendere. Preoccupati e perplessi per le notizie trapelate, hanno deciso di indagare (o fatto finta?) sulla questione attraverso la commissione delle relazioni estere. La segretaria di stato, Victoria Nuland, ha confermato l’esistenza dei biolab ucraini senza addentrarsi nei dettagli (come riporta il quotidiano italiano “Il Tempo”). Secondo Nuland, il rischio è che queste ricerche possano cadere nelle mani dei Russi. Ha poi aggiunto: “Stiamo lavorando in stretto contatto con gli Ucraini per impedire che questo accada”. Intanto L’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un allarme e avverte: “È possibile una fuga di agenti patogeni durante la guerra, con conseguenze, sulla salute pubblica, devastanti. Invitiamo l’Ucraina a smaltire correttamente e in sicurezza tutti gli agenti biologici che costituiscono un pericolo. Se necessario potremmo fornire supporto discutendo come e quando”. Un allarme preoccupante per il mondo intero, in particolare in questo momento storico dopo aver lottato per due anni contro la pandemia Covid.

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