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Achtung: l’Adrenocromo, la droga dell’immortalità che viene dagli Usa

di Sherlock Holmes – Attenzione, la cocaina è diventata una sorta di tè delle cinque se paragonata all’adrenocromo, potentissima droga che si origina dall’ossidazione dell’adrenalina. Noto con la formula C9H9NO3, questo composto è prodotto naturalmente dal nostro organismo quando ci si trova in situazioni di particolare stress, a seguito del rilascio di adrenalina, che poi degrada in adrenocromo, dopo aver svolto la sua funzione. Stando a fonti tanto riservate quanto attendibili di cui siamo in possesso, solo in Alessandria sarebbero una cinquantina i drogati segnalati assuntori di adrenocromo, droga costosissima ed efficacissima perché ci farebbe diventare immortali… O almeno questo credono quei minchioni dei suoi assuntori.
Anche perché, a dirla tutta, diventare immortali in questo mondo di pazzi è un obiettivo da evitare.

Ma che roba è?
Nel 2002 John Smythies (foto a sinistra) firma una ricerca apparsa su Neurotoxicity Research d’una quindicina di studi dove l’adrenocromo è considerato utile per la cura della schizofrenia. Nella letteratura scientifica troviamo anche qualche riferimento all’adrenocromo nell’ambito degli studi sulla DMT (dimetiltriptamina), un alcaloide dagli effetti simili all’acido lisergico, meglio noto come LSD. È conosciuto almeno dagli anni Trenta del secolo scorso anche se in letteratura uno dei primi a parlarne di è stato Aldous Leonard Huxley (1894-1963; nella foto a destra) nel suo libro “Le porte della percezione: paradiso e inferno” del 1954. Certamente Huxley è stato uno scrittore visionario ma soprattutto uno sperimentatore. Oltre alla saggistica infatti s’è dedicato alla meditazione filosofica indotta dalle droghe: egli era convinto che la felicità e l’infelicità altro non fossero che il frutto di reazioni chimiche all’interno dell’organismo umano. Questa sua visione lo portò a sperimentare estesamente su di sé gli effetti di molte droghe. “L’adrenocromo – ha scritto – è un prodotto della decomposizione dell’adrenalina, può produrre molti dei sintomi osservati nell’intossicazione da mescalina. Ma l’adrenocromo probabilmente si forma spontaneamente nel corpo umano. In altri termini, ciascuno di noi può essere capace di fabbricare minute dosi chimiche di ciò che si ritiene provochi profondi cambiamenti nella coscienza. Alcuni di questi cambiamenti sono simili a quelli che si verificano nella più caratteristica peste del ventesimo secolo, la schizofrenia”. A riportare alla ribalta mediatica l’adrenocromo ha pensato il romanzo “Paura e disgusto a Las Vegas” scritto da Hunter Stockton Thompson nel 1971, da cui hanno tratto il demenziale film “Paura e delirio a Las Vegas” con Johnny Depp, in cui si parla espressamente della droga descrivendola come uno psichedelico dagli effetti simili all’LSD, anche se “la mescalina al confronto è un gingerino”.

Brevetto chimico (di sintesi) e somministrazioni consentite
Il 26 febbraio 1985 gli Stati Uniti hanno assegnato il brevetto numero 4.501.923 all’inventore inglese Deryck F. Boot che lavorava per la Minnesota Mining and Manufacturing Company, meglio nota come 3M Co., la potentissima corporation americana che produce oltre 60.000 prodotti industriali di ogni tipo (mascherine, adesivi, abrasivi, dispositivi di protezione individuale, pellicole per vetri, prodotti dentali, materiali elettrici ed elettronici, prodotti medici, software sanitari ecc). Il brevetto descrive un processo per preparare l’adrenocromo comprendente adrenalina ossidante o un suo sale. Oggi in medicina l’adrenocromo è somministrato per via endovenosa per curare soggetti epilettici, mentre sotto forma di adrenocromo monosemicarbazone (carbazocromo) è utilizzato come emostatico nelle emorragie capillari per trattarne la fragilità, ma in questa forma è totalmente privo di azione simpaticomimetica e quindi del tutto inutile per gli scopi tanto desiderati e ricercati dalle elite.

Perché è così ambito l’adrenocromo “naturale”?
L’adrenocromo allo stato “naturale” è il potente precursore ormonale dell’adrenalina secreto dal corpo in grandi quantità in momenti di intensa paura, rabbia o pericolo di vita. Lo scopo è quello di ottimizzare la risposta adrenalinica dei muscoli e dei nervi, proteggere i tessuti e gli organi dai rigori della scarica di adrenalina, ottimizzando al meglio il meccanismo di combattimento o fuga come risposta alla paura umana in situazioni di estrema necessità come quelle legate alla sopravvivenza. Lo si può pensare come un potentissimo additivo per il carburante della “macchina umana” di fronte al pericolo. Sembra non esserci nulla di simile sulla terra. Possiede, tra le altre cose, capacità rigenerative dei tessuti, sarebbe in grado di ripristinare la reattività nervosa e la funzione cognitiva.

Miracolo dell’orecchio del coniglio e del cuore della rana
In uno studio belga pubblicato nel 1946, i clinici furono in grado di usare una perfusione di adrenocromo acquoso per riportare in vita l’orecchio di un coniglio congelato, consentendo ai medici di ripristinare la vascolarizzazione e la risposta dello stimolo nervoso al tessuto precedentemente necrotizzato. Cose impensabili non solo allora ma anche oggi. I medici hanno dimostrato la capacità dell’adrenalina ossidata nel ripristinare i sistemi nervosi danneggiati, e i risultati hanno stimolato la pratica di applicare l’adrenocromo nei siti di incisione dei pazienti al fine di accelerare la rigenerazione e la guarigione dei nervi. In un altro studio, questa volta del 1939, la perfusione di adrenocromo è stata usata per rigenerare e riavviare il cuore d’una rana, riportando in vita l’animale.

Bambini come “donatori”
Ma da dove viene questo “elisir di lunga vita”? Come detto precedentemente l’adrenocromo prodotto chimicamente è un farmaco che non ha nulla a che vedere con la sostanza endogena naturale prodotta da un essere umano in pericolo. La cosiddetta “droga dell’immortalità” deve essere estratta direttamente dall’organismo, meglio se giovane e fresco come quello d’un bambino perché con l’età la sua produzione cala. Inoltre la sovraesposizione ripetuta all’adrenalina ossidata dell’adulto porta a nefasti effetti collaterali fisici e mentali: convulsioni epilettiche, sintomi simili al Parkinson, schizofrenia e psicosi delirante. Per questo i bambini risultano essere la migliore “fonte” di estrazione, sia perché è più facile trovare una piccola creatura come “donatore” rispetto a un adulto, sia perché l’adrenocromo giovanile è bilanciato chimicamente in modo da ridurre gli orribili effetti collaterali della versione per adulti.

Più giovane è il “donatore” migliore è la droga
Per avere una maggiore concentrazione di adrenocromo “naturale” e non di sintesi, è necessaria una potente scarica adrenalinica e questa si genera quando la persona e/o il bambino subisce violenza psicologica o fisica e quando è letteralmente terrorizzato.
Alla luce di queste considerazioni si potrebbe trovare la spiegazione della scomparsa di milioni di bambini nel mondo ogni anno. Questo abominio potrebbe essere la spiegazione del pernicioso e indicibile traffico di bambini, rapimenti, sfruttamento, abusi e persino sacrifici di minori da parte di queste pericolosissime congreghe? Pochi sanno perché i media non ne parlano, ma ogni anno milioni i bambini nel mondo spariscono nel nulla: una parte torna a casa ma il restante non viene più ritrovato!
Il procedimento “naturale” per produrre Adrenocromo è questo:

  1. Si spaventa a morte un bambino di 3/5 anni
  2. Lo si ferisce in modo che perda molto sangue
  3. Quando raggiunge il limite del collasso si fa un prelievo totale del sangue che in questo modo è molto ricco di adrenalina fresca e giovanile
  4. Si lascia morire il bambino
  5. L’Adrenocromo è così prodotto “naturalmente” in circa 1,5/2 litri di sangue arricchito di adrenalina.

Ogni anno, nel mondo, scompaiono 8 milioni di bambini
Sono i dati agghiaccianti che vengono aggiornati ogni anno in occasione della Giornata Internazionale per i Bambini Scomparsi che si celebra il 25 Maggio. Ogni giorno, nel nostro pianeta, si perdono le tracce di 22.000 minori. Una parte è ridotta in schiavitù, magari per lavorare nelle piantagioni di caffè, cacao e banane, beni alimentari che noi consumiamo ogni giorno ignorando che cosa ci sta dietro. Il fenomeno è molto diffuso nel sud del mondo. E la situazione sarebbe anche peggio. Ad affermarlo sono stati il direttore esecutivo dell’Unicef, Geeta Rao Gupta (nella foto a sinistra), e la specialista di statistiche, Claudia Cappa: nel mondo sono almeno 230 milioni i bambini “inesistenti”. Si tratta di bambini che, dopo la nascita, non sono stati registrati all’anagrafe e non hanno ricevuto un certificato di nascita. È questo il documento più importante: serve per sposarsi, per prendere la patente o il passaporto, serve per viaggiare, serve per dimostrare di “esistere”. Eppure, nel 2015, solo il 60% cento dei neonati è stato registrato e dispone d’un certificato di nascita. Questo significa che, spesso, è impossibile per associazioni e organizzazioni internazionali sapere esattamente qual è lo stato delle cose nei Paesi più poveri o nei Paesi meno liberi. Diventa impossibile sapere quanti di questi bambini ricevono un’educazione scolastica, quanti sono costretti a celebrare matrimoni infantili, quanti finiscono in condizioni di quasi schiavitù e costretti a lavorare in condizioni estremamente pericolose, quanti finiscono arruolati come miniguerrieri.
In Libano, ad esempio, nei campi che accolgono i profughi provenienti dalla Siria, il 70% dei 51.000 nuovi nati non sono registrati: nascono apolidi e senza diritti. Secondo l’UNHCR (Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati), circa 36.000 bambini siriani, in Libano dall’inizio della guerra, nel Marzo 2011, non hanno certificato di nascita e non sono registrati in nessuno dei due Paesi. Figli di genitori profughi che non possono registrare la loro nascita per povertà, per difficoltà burocratiche o per paura. In questo modo non possono andare a scuola, essere curati in ospedale e spesso divengono vittime dello sfruttamento minorile.
Sono molte le sfaccettature di questo fenomeno spesso trascurato.
E uno degli aspetti più gravi è proprio lo sfruttamento minorile. In un mondo dove, a causa della globalizzazione, i consumatori hanno perso ogni rapporto e ogni controllo su chi produce (e su come si produce), è facile per le multinazionali rifornirsi di materie prime e semilavorati o prodotti finiti dove costano meno. E poco importa se per costare così poco sono usati come manodopera minori a volte in condizioni di semischiavitù. A confermarlo non siamo noi di Alessandria Oggi, ma i dati dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro: oggi, 215 milioni di bambini lavorano in attività che andrebbero abolite; di questi, 152 milioni hanno meno di quindici anni e 115 milioni svolgono lavori pericolosi.

Un problema planetario
Un problema che riguarda tutto il pianeta. In Ecuador, nelle piantagioni di banane e di caffè. Nell’Africa Occidentale, dove, come ha confermato l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, più di 284.000 minori sono costretti a lavorare nelle coltivazioni di cacao (soprattutto in Costa d’Avorio). In Asia Amnesty International ha accusato i costruttori di smartphone e computer cinesi di sfruttare manodopera minorile. E tra i maggiori fornitori di coltan, materiale da cui tutte le maggiori industrie produttrici di cellulari ricavano i componenti per le batterie dei cellulari che poi vengono venduti nei Paesi occidentali, c’è la Repubblica democratica del Congo (una delle nazioni più povere al mondo). Amnesty International, in un rapporto dal titolo This Is what We Die for, ha denunciato lo sfruttamento del lavoro minorile in moltissime miniere di coltan.
In Bolivia, non riuscendo ad arrestare il fenomeno dello sfruttamento minorile, hanno deciso di legalizzarlo. A luglio 2014, il Parlamento boliviano ha approvato una legge in base alla quale l’età minima per lavorare sia sempre 14 anni, ma potranno essere autorizzate “eccezioni” per bambini di 10 anni che potranno avere un lavoro in proprio, mentre quelli di 12 anni potranno essere lavoratori dipendenti. “Abbiamo modificato il Codice in base alla realtà del Paese”, è stata la giustificazione di Javier Zavaleta, vicepresidente della Camera dei deputati.
Numeri sconvolgenti e fatti che non riguardano solo Paesi lontani. Il 10% delle sparizioni di minori si sono verificate negli Stati Uniti. E in Europa, ogni anno, spariscono 270.000 bambini.
In Europa!

La profanazione diabolica del Santo Graal
Raffaella Milano (nella foto a destra), direttrice dei Programmi Italia-Europa Save the Children, ha detto: “Il picco di lavoro minorile si registra tra gli adolescenti”, non a caso in Italia si registra uno dei maggiori tassi di dispersione scolastica in Europa: il 15%. Si tratta di un’emergenza che, nonostante gli sforzi d’un numero enorme di associazioni e di enti (a Palermo se n’è occupato anche il club Kiwanis Panormo, membro del Kiwanis International che da tantissimi anni ha a cuore i problemi legati all’infanzia), non si riesce a risolvere. E non sarà mai possibile ottenere risultati concreti fino a quando sarà consentito alle grandi aziende di sfruttare bambini e adolescenti per produrre beni e alimenti che vengono venduti al capo opposto del mondo senza alcuna possibilità di effettuare controlli su come sono stati prodotti. Ma la Verità è figlia del tempo e per fortuna le cose stanno venendo fuori.
L’altra cosa che sta lentamente emergendo è che questa droga sembra essere largamente utilizzata dai membri delle elite legati ad ambienti pedosatanisti, di cui moltissime star di Hollywood, e non solo, fanno parte. In pratica l’adrenocromo ha assunto le connotazioni mitologiche della fonte dell’eterna giovinezza: il Santo Graal dei pedosatanisti luciferini che regnano purtroppo in mezzo a noi.

Se quello che ho scritto è vero, dove andremo a finire?
Non possiamo sapere con assoluta certezza se l’adrenocromo è un’invenzione fantasiosa di qualche mente perversa o realmente è la droga più ricercata e in voga dalla crème de la crème.
Ma, droga a parte, la cosa certa è che esiste, e che esistono numerose congreghe dedicate al culto luciferino, mi riferisco alle sette pedosataniste (soprattutto torinesi per quanto riguarda l’Italia) che si dedicano alla profanazione rituale dell’innocenza infantile per il potenziamento “spirituale” da una parte (se possiamo chiamarlo così), e forse anche al potenziamento chimico-ringiovanente dall’altra.
Tutto però sta venendo fuori e i segni della verità stanno emergendo quotidianamente.
Il caso del miliardario pedofilo Jeffrey Epstein (nella foto a sinistra) è illuminante da questo punto di vista.
Epstein era un procuratore e organizzatore di questa aberrante pratica sessuale di magia nera, e il suo arresto ha permesso di scoperchiare, almeno in parte, il Vaso di Pandora. Conosciamo nomi e cognomi dei numerosi clienti (non di tutti purtroppo) di Epstein, quelli che hanno volato col suo jet privato “Lolita Espress” per andare a impaurire e/o violentare i bambini nella sua isoletta (Isle of Sin, l’isola del peccato).
Nell’armonia e nell’equilibrio del Sistema, oltre a queste forze indubbiamente di tenebra si stanno muovendo anche le forze di Luce, e difatti le notizie e i nomi iniziano a trapelare…
Anche le dichiarazioni inequivocabili dell’ex presidente Usa Donald Trump sono su questa linea. La difesa a spada tratta dei bambini e soprattutto le azioni che stava mettendo in atto Trump (il presidente che non doveva essere eletto), indicano senza ombra di dubbio che è in atto una vera e propria guerra ai più alti livelli, o ai più bassi, dipende dai punti di vista. Uno scontro senza eguali tra il mondo umano e quel substrato occulto (Deep State) di anime perdute e totalmente pervertite.
Forse in Ucraina, dove fabbricano i bambini e hanno almeno 26 centri di produzione di armi biologiche, ne sanno qualcosa.
Forse.

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