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Inps allo sbando: spacciano bamba comprata col reddito di cittadinanza

di Max Corradi – Nel 1924 l’Inps fu resa obbligatoria per tutti i lavoratori pagata da tutti gli italiani, essendo stato convertito in legge il Regio Decreto del 30 dicembre 1923 n. 3184 che, oltretutto, prevedeva l’indennità di disoccupazione, definita allora come assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria, corrispondente al nostro reddito di cittadinanza. Ma oggi siamo tornati indietro di un secolo e abbiamo peggiorato la situazione al punto che gli spacciatori percepiscono il reddito di cittadinanza e mio nipote che ne ha diritto ed è una brava persona no.
Sentite qua.
Nei giorni scorsi a Novara ci sono stati un arresto e quattro denunce in seguito a un’attività di polizia volta al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto riguarda un italiano di 61 anni, in quanto trovato in possesso di 116 dosi preconfezionate per un totale di 81 gr. di cocaina. Durante la perquisizione sono state trovate anche numerose carte poste pay intestate a diversi soggetti residenti a Novara. Le successive attività d’indagine hanno permesso d’identificare tre spacciatori di 35 anni, 43 anni e 63 anni tutti italiani e residenti a Novara, che percepivano il reddito di cittadinanza. Sono stati denunciati per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Infatti, dagli accertamenti svolti è stato appurato che i tre erano intestatari delle carte ritrovate sulle quali era accreditato il reddito di cittadinanza erogato dall’Inps di cui erano beneficiari. Quel sussidio serviva loro per acquistare la droga che poi spacciavano moltiplicando il reddito percepito e pagato da tutti noi che paghiamo le tasse. Non basta perché i tre, oltre ad essere spacciatori, sono anche drogati, per cui, pur di assicurarsi anche la loro dose, consegnavano allo spacciatore principale, il novarese di 61 anni arrestato, le carte prepagate col relativo codice su cui era accreditato il loro reddito di cittadinanza, per cui lo spacciatore principale di 61 anni da Novara, essendo in possesso delle carte prepagate e ricaricate mensilmente, poteva autonomamente attingere le somme di denaro e quindi garantirsi il pagamento delle cessioni di cocaina attraverso prelievi o altri acquisti. Tanto garantiscono gli italiani che sono una massa di coglioni. Siccome noi di Alessandria Oggi diciamo sempre la verità, pubblichiamo il documento col quale che l’Inps nega la pensione sociale a un italiano.
Sic transit gloria mundi.
Per la legge del contrappasso un tale Schilirò Alberto (ma dove li trovano?) dell’Inps di Alessandria ha negato la pensione sociale a un alessandrino di quasi 70 anni.

Sotto, in evidenza, la vergognosa e sprezzante risposta dell’Inps di Alessandria a un anziano alessandrino indigente che chiedeva la pensione sociale.
Più sotto ancora la riproduzione – in scala ridotta per motivi di impaginazione – dell’intero documento dell’Inps firmato Alberto Schilirò… pardon, Schilirò Alberto. Per la precisione.

 

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