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Aridaje: se la Cina invaderà Taiwan, gli Usa dichiareranno guerra alla Cina

Roma (Lorenzo Mancini) – In caso di un’invasione di Taiwan da parte della Cina, gli Stati Uniti risponderanno con le armi. L’ha detto nei giorni scorsi il presidente Usa Joe Biden nell’incontro a Tokyo col premier nipponico Fumio Kishida. Poche ore dopo è arrivata la dichiarazione del capo del Pentagono Lloyd Austin nella conferenza stampa a Ramstein che ha detto: “La politica americana sull’unica Cina non è cambiata. Il presidente ha sottolineato il nostro impegno a fornire a Taiwan i mezzi per difendersi”, tale e quale l’Ucraina, della serie: “Vai avanti tu che a me viene da ridere”. Ma la Cina respinge al mittente queste minacce e risponde a stretto giro di posta che è pronta a difendere i suoi interessi nazionali su Taiwan: “Nessuno dovrebbe sottovalutare – ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri Wang Wenbin (nella foto a lato) – la decisa determinazione, la ferma volontà e la forte capacità del popolo cinese di difendere la sovranità nazionale e la sua integrità territoriale”. Ma non è finita perché il penoso e traballante Biden (poi però è Putin ad avere ogni malattia possibile) ha aggiunto che gli Usa sono determinati a difendere il Giappone, col quale mantengono un’alleanza che considera la “pietra miliare” della pace e della stabilità nella regione, pagata però con due bombe atomiche che hanno fatto circa 200.000 morti civili. Come in Italia i bombardamenti dove i “Liberatori” tra il 1944 e il 1945 hanno fatto oltre 50.000 morti tra vecchi, donne e bambini, anche quando uscivano dalla Messa come è successo proprio qui ad Alessandria.
Li mortacci tua…!

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