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Per l’acquazzone di ieri allagamenti in provincia: interventi del Vigili del Fuoco

Alessandria (a.g.) – Prima che i soliti climatologi sbruffoni e catastrofisti si esprimano con le loro amenità, teniamo a precisare che da circa 350.000 anni, cioè dalla comparsa dell’uomo sulla Terra, da primavera inoltrata fino a estate inoltrata si verificano acquazzoni. Oggi è uguale ma ci si lamenta perché i fiumi sono secchi e si chiedono i ristori allo Stato. Delle due l’una: o c’è la siccità, o c’è tanta acqua da riempire le cantine. Certamente c’è, per dirla col Poeta: “Una contradizion che nol consente”. Gli è che il clima è sempre cambiato in un senso o nell’altro, rappresentato graficamente da una sinusoide che si alza e si abbassa col passare del tempo per cui nel corso dei millenni ci sono stati periodi caldi e freddi, con Annibale che ha valicato le Alpi nell’autunno del 218 avanti Cristo a tremila metri di altitudine con 70 elefanti, 30.000 uomini e un migliaio di cavalli, per il semplice motivo che allora la neve e i ghiacciai non c’erano; con Shakespeare che nella commedia “Pene d’amor perdute” (atto quinto, scena seconda) ci dice che il latte a Londra nel XVI secolo gelava nei secchi; con la Groenlandia che oggi è ampiamente gelata ma quando è stata scoperta dai Vichinghi – intorno al 1000 dopo Cristo – era una terra rigogliosa per cui l’anno occupata e chiamata Terra Verde (Grønland). Ieri ha piovuto: ma va’? Piove? Piove. E i pompieri hanno dovuto intervenire un po’ dappertutto per sifonare acqua. Ma non c’era la siccità? No. Infatti sono stati una quarantina gli interventi che hanno visto impegnati la scorsa notte i Vigili del Fuoco del Comando di Alessandria. A causa delle condizioni meteo avverse nella Provincia, soprattutto nel casalese e nel tortonese, diverse squadre sono intervenute per la rimozione di alberi caduti per il forte vento, ma sono alberi piantati in modo sbagliato, malaticci, non curati a dovere. A seguito di allagamenti dovuti alle forti precipitazioni, inoltre, s’è reso necessario il soccorso di automobilisti rimasti bloccati in alcuni sottopassi. Nulla di nuovo sotto il sole. Anzi, sotto la pioggia.

 

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