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Novi: invece d’un termovalorizzatore perché non dotarsi d’un mulino vibroinerziale?

Novi Ligure (Andrea Guenna) – Io li ho messi in funzione quasi trent’anni fa quando ero direttore della Omi Spa di Bosco Marengo e li ho visti funzionare in tutte le loro opzioni nel 1998 a San Pietroburgo. Si tratta dei mulini vibroinerziali che hanno rivoluzionato il mondo delle cave e dello smaltimento, per esempio del vetro e dei pneumatici per autotrasporto. Tutto senza inquinare: niente fumo, niente liquami, poco rumore. Sono degli strumenti incredibili, che per vibrazione polverizzano qualsiasi materiale e, se è forsu (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano), cioè indifferenziata, prima è essiccata e poi frantumata. In uscita i materiali sono separati con dei vagli, dei nastri magnetici per i metalli e delle pompe ad aria. Alla fine si avranno le varie componenti dei rifiuti smaltiti suddivise per tipologia. Insomma un miracolo della meccanica, che solo i russi sanno fare nelle loro officine sudicie e buie. A suo tempo, illuso che i politici capissero qualcosa, li ho presentati all’allora assessore regionale all’ambiente che mi ha sorriso coi suoi dentoni e poi ci ha riempito di inceneritori. Ora siamo alle solite (coi soliti) e qualcuno vuole che a Novi si piazzi un bel sarchiapone che bruci la rumenta. Tecnica vecchia come il mondo da quando gli ebrei nella geenna bruciavano di tutto e di più. La cosa non ha senso per due motivi: primo, perché a Castellazzo c’è la EF Tecnologie che ha realizzato uno dei più potenti biodigestori d’Italia in grado di smaltire rifiuti e produrre biometano ed energia elettrica; poi perché basta andare a San Pietroburgo alla Mekanobr Technica per avere tutte le informazioni del caso. Ma c’è la guerra (“a guèra” come dice la Meloni), e allora chiediamo lumi ai tecnici della EF Tecnologie che saranno felici di aiutarci. Oppure facciamo una capatina nel milanese perché mi si dice che là ci siano eccellenti officine che producono i mulini su licenza russa (nella foto).
Informarsi, no eh?
Tutto ciò mentre a Novi si continua a litigare sulla realizzazione del secondo termovalorizzatore in Piemonte che deve essere piazzato proprio a Novi grazie alla Lega che amministra – coi piedi – la città.
L’attuale assessore all’ambiente in Regione è il leghista Matteo Marnati che rassicura: “Sarà un impianto piccolo”.

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