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Per lo stesso reato qui da noi si prendono da cinque a trent’anni (?): ha ragione Palamara?

Alessandria – La corte d’assise ha condannato Agostina Barbieri di 60 anni a 4 anni e 10 mesi per l’omicidio del marito Luciano Giacobone, avvenuto a Borghetto Borbera l’11 luglio del 2021. Il presidente inoltre, ne ha ordinato anche l’immediata liberazione. Ci preme solo precisare che, per lo stesso tipo di reato, nei confronti della signora Ana Fernando Nhare (nella foto a lato), la donna originaria del Mozambico accusata dell’omicidio premeditato del marito, Walter Corradini, avvenuto nel giorno di Ferragosto del 2017 (al momento del delitto l’omicida e la vittima avevano, rispettivamente, 63 e 69 anni) nonostante la richiesta del pm a 16 anni, con la concessione delle attenuanti generiche, il giudice dello stesso tribunale ha deciso per il massimo della pena, pur ammettendo che la donna, in passato, fosse stata più volte vittima di episodi di violenza da parte del marito. Ana Fernando Nhare aveva colpito il coniuge con un coltello da cucina nella casa di Basaluzzo di Via San Pio V: otto fendenti in tutto, al volto, alla schiena e al petto che erano stati fatali per Walter Corradini, trovato senza vita in una pozza di sangue in bagno dai Carabinieri di Novi Ligure, allertati da un vicino di casa che aveva sentito delle urla e poi un improvviso silenzio.
Ci piacerebbe che la corte di Alessandria ci fornisse in merito delle spiegazioni dato che, per lo stesso reato, a una donna sono stati comminati 30 anni di carcere, mentre all’altra 4, con immediata scarcerazione.
Ha forse ragione Palamara?

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