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L’impero del diavolo stampato sul simbolo della “NATO” scritto al contrario

di Louis Cyphre – Ero finito in un tempio massonico di Torino durante il rito di apertura, ma sentivo che nell’altro tempio della stessa loggia si suonava il Canone di Pachelbel al contrario. Quella musica, lenta e cadenzata si presta molto a questa manipolazione melodica, e allora sono andato di là (passo dai muri, nessuno mi vede, nessuno mi sente e io mi diverto come un matto) e ho visto il maestro venerabile, una vecchia checca di psichiatra rincoglionito dai lunghi capelli bianchi, che stava pregando su quella melodia al contrario.
La musica è finita quando il primo sorvegliante ha iniziato a parlare così: “Nema, elam lad icarebil am, enoizatnet ni errudni ic non e irotibed irtson ia omaittemir il ion emoc itibed irtson i ion a ittemir e onaiditouq enap ortson li iggo iccad, arret ni ìsoc oleic ni emoc, àtnolov aut al attaf ais, onger out li agnev, emon out li otacifitnas ais, ileic ien ies ehc, ortson erdap”. Era il Pater Noster recitato al contrario, dove “Nema, elam lad icarebil am”, la prima frase che si legge, nel verso giusto fa “Ma liberaci dal male, Amen”.
È chiaro che quei dodici stronzini presenti celebravano un rito satanico, ma io non sono Satana e loro ignorano il fatto che non sono attratto da queste sciocchezze. Non so neanche chi sono quelli là e non mi interessa saperlo. Non mi interessa tentarli per rafforzarne la fede come fa quel rincoglionito di Satana, mio cugino che è a libro paga del Padreterno, ma rovesciare il mondo a renderlo mio schiavo per cui passerà tutto ciò che è innaturale e sarà emarginato tutto il resto. Il risultato è facilmente raggiungibile poiché il Sacro e il Profano sono strettamente intrecciati, proprio come il culto cristiano e il mio. D’altronde entrambi si avvalgono degli stessi riti, utilizzano gli stessi simboli, adorano un solo Dio e, pensate, le stesse crociate religiose, intrise di sangue, potrebbero essere da me ispirate per la brutalità e l’efferatezza.
Ritornando alla parte tecnica, secondo consuetudine, il Padre Nostro al contrario (che si legge sopra) è solito essere recitato davanti a una croce al contrario, cioè con la parte lunga sopra e Cristo a testa in giù, durante le messe nere o, più folcloristicamente parlando, per stipulare un patto col demonio attraverso un gatto nero dagli occhi gialli. A un certo punto il rito sostanzialmente consiste nel recitare la preghiera al contrario (ib. sopra), preferibilmente a mezzanotte, meglio se di mercoledì (giorno del pianeta Mercurio, in grado di conferire lucidità), davanti a uno specchio, al buio e con solo delle candele accese. Esattamente come è successo in quel tempio di Torino. Per questo non mi dovrei stupire più di niente dopo che ho visto l’acronimo NATO “North Atlantic Treaty Organization” o, più semplicemente “Patto Atlantico”, che ce l’ha così tanto con Putin, scritto al contrario “OTAN” (nella foto).

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