Press "Enter" to skip to content

Ci ha lasciati Vittorio De Scalzi, gentleman della musica italiana

Genova – Vittorio De Scalzi, fondatore dei New Trolls, è deceduto stamane a 72 anni dopo una lunga malattia dovuta a fibrosi polmonare. La notizia è stata diffusa nella sua pagina Facebook: “Vittorio De Scalzi ci ha lasciato, ha raggiunto la sua Aldebaran. Grazie a tutti per l’amore che in tutti questi anni gli avete dimostrato”. Coi New Trolls ha segnato mezzo secolo di storia della musica leggera italiana. Appartenente a un’antica famiglia genovese originaria di Chiavari – nel suo albero genealogico compare un monsignore a metà settecento – Ds Scalzi era un vero signore nella vita e nel lavoro: affabile, cortese, arguto. Oltre che essere un grande musicista era un gentiluomo come molti suoi concittadini da De André a Tenco, da Lauzi a Paoli. Genova è questa roba qua, una città laboriosa e un po’ scorbutica, ma una città dalle tradizioni invidiabili, patria di una grande borghesia che vanta uno dei centri storici più preziosi del mondo. E De Scalzi, figlio di un noto ristoratore genovese, è stato un degno alfiere di questa grande e antica città. Ad andarsene non è stato soltanto il fondatore (appena diciannovenne) dei New Trolls, uno dei più straordinari gruppi della storia musicale italiana, ma un artista vero, a tutto tondo, cantante compositore e polistrumentista, un signore e un grande musicista, innovativo e allo stesso tempo raffinato poiché non ha mai perso il contegno del buon gusto. Refrattario alle mode del momento e sempre testardamente (era un genovese quindi testardo) legato a un’idea di musica in grado di coniugare il rock nostrano a una certa classicità, coi New Trolls interpretò un cosiddetto “beat psichedelico”, mix dei classici ritmi beat del periodo con il rock e altre nuove tendenze, primo esempio di musica progressiva, genere non a caso definito tutt’oggi “Prog”. Memorabile la sua collaborazione col direttore d’orchestra e compositore Luis Bacalov, ebreo argentino poi naturalizzato italiano, col quale ha scritto un autentico capolavoro della musica del novecento: “Concerto Grosso” che riproponiamo nel video. Oggi l’Italia piange un grande musicista, degno della migliore trazione nazionale ed europea.

Comments are closed.