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DISASTRO TORTONA: ora divampa la polemica sulla privatizzazione di metà ospedale

Tortona – Non sembra attenuarsi la polemica al calor bianco contro il sindaco di Tortona Federico Chiodi (foto in alto) e l’onorevole (già senatrice) Rossana Boldi (foto a lato), politici di riferimento della Lega e dell’onorevole Riccardo Molinari (foto a lato), per la decisione della Regione Piemonte (Lega) di privatizzare praticamente metà nosocomio tortonese con una gara di assegnazione che si terrà questo mese e per la quale molti osservatori vedono già vincitrice una società di Pavia.
A scendere in campo è oggi Italexit di Paragone con un comunicato stampa in cui si legge fra l’altro: “Il progetto del progressivo smantellamento della sanità pubblica, in corso ormai da anni e perseguito – indistintamente – da tutti i Governi che si sono succeduti e da tutti i partiti tradizionali, incomincia dunque a realizzarsi anche nella nostra provincia: una parte dell’Ospedale di Tortona sarà gestita da privati. Tocchiamo ora con mano – si legge ancora nella nota di Italexit firmata dal coordinatore provinciale avvocato Alberto Costanzo e dal segretario politico di Tortona Andrea Arancio – che la demolizione della sanità pubblica (continui tagli di risorse, personale sotto organico, sanitari impediti di lavorare perché non si allineano alla narrativa vaccinale ufficiale, fuga dei medici, reparti di pronto soccorso al collasso, tempi di attesa inaccettabili, ecc.) era, veramente, funzionale all’ennesima privatizzazione e quindi alla speculazione sulla nostra salute”.
Pesantissime le accuse rivolte alla Lega e alla Giunta Cirio ma anche alla sinistra che farebbe finta di opporsi; ce n’è per tutti: “Semplicemente disgustoso, a fronte di questo disastro annunciato, il teatrino di politici giurassici – dai consiglieri regionali PD Domenico Ravetti e Daniele Valle, all’assessore Luigi Icardi, dal consigliere regionale LUV Marco Grimaldi all’onorevole Federico Fornaro, fino al sindaco Federico Chiodi – che, fingendo chi di criticare e chi di apprezzare questa privatizzazione, dimostrano solo l’inerzia e la complicità di una politica lontana anni luce dalla realtà della vita dei cittadini. Italexit ribadisce l’assoluta necessità che i servizi essenziali, quale la sanità, rimangano in mano pubblica e ribadisce che la loro doverosa erogazione viene prima di qualsiasi vincolo di bilancio. La concezione aziendale dello Stato e il dogma del pareggio di bilancio – si legge infine nella nota – sono i frutti avvelenati che l’ideologia neo-liberista e il suo braccio armato, l’Unione Europea, hanno introdotto nelle nostre vite: prima ce ne libereremo e prima torneremo ad essere Nazione grande, libera e indipendente”.
Intanto è confermata la gara e l’erogazione da parte della Regione Piemonte di ben 49,5 milioni di contributo per il cosiddetto rilancio dei settori dati in appalto ai privati. Un salasso di soldi dei piemontesi senza risolvere il problema della sanità e della precarietà alla quale sono soggetti anche gli operatori sanitari quali medici e infermieri.

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