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DA FIORENZO PIVETTA – VOCE CIVICA CASALE MONFERRATO

SULLA FAMIGLIA NORMALE LA SINISTRA, STIZZITA, NON VUOLE NEMMENO PIÙ DISCUTERE –
Egregio direttore,
ieri sera nel nostro piccolo parlamentino casalese dopo 14 mesi è giunta in aula la mozione sulla famiglia naturale, da me presentata e sottoscritta dai membri delle minoranza. La mozione, che non intendeva discriminare alcuna forma di convivenza di qualsiasi tipo, affermava in modo chiaro che quando si indica la parola famiglia si intende un nucleo composto da uomo e donna che hanno come desiderio quello si mettersi insieme, di aiutarsi a vivere e potendo, di mettere al mondo dei figli, nelle forme previste. La mozione che metteva in evidenza come la società attuale sia essenzialmente fondata sulla famiglia naturale che costituisce l’ossatura sia sociale che morale, è stata bocciata dalla maggioranza senza alcuna possibilità di mediazione. L’ assessore Caprioglio ha affermato che, vista la concomitanza della discussione parlamentare sulle unioni civili, se ne potrà parlare ulteriormente in consiglio, solo dopo i termine della discussione della stessa, evitando di entrare nel merito della stessa. I vari esponenti della maggioranza invece, intervenuti con le motivazioni più disparate, hanno motivato la loro bocciatura ricorrendo a principi più legati alle indicazioni del partito che non alla reali aspetti della vita, adducendo sostanzialmente a motivazioni di tipo discriminatorio verso altre forme di convivenza. Al contrario nessun esponente della minoranza ha espresso posizioni di condanna verso le diverse forme di convivenza presenti nella nostra società,  ma hanno con veemenza sottolineato l’importanza che un padre ed una madre hanno per i loro figli dentro una normale forma di convivenza. Purtroppo nessuno dei membri della maggioranza è entrato nel merito delle due semplici richieste della mozione: Individuare una data per una “festa” dedicata alla famiglia naturale; invitare la giunta regionale ad istituire il “fattore famiglia!” quale criterio di sostegno alle famiglie piemontesi. Ora, affermare il 25 gennaio 2016, che la famiglia sia il luogo in cui si sviluppa la vita, in un gesto d’amore tra un uomo ed una donna, pare essere qualcosa di “strano”. Ciascuno di noi però guardandosi allo specchio non può evitare di riconoscere questo fatto: ci sono perché mio padre e mia madre si sono voluti bene! Ci dispiace che la famiglia naturale sia ritenuta sorpassata, da rivedere, quasi da “adeguare” all’evoluzione della società. A prescindere dalla decisione finale della maggioranza che non ha accettato la mozione. Quanto sperimentato ieri sera è stato senz’altro un fatto positivo per la nostra città, pur dopo 14 mesi, la discussione, su un tema così importante,  ha fatto fare, a mio avviso, un salto di qualità alla discussione del nostro consiglio comunale, che ha messo a tema un valore così importante. Augurandomi che sia solo l’inizio di un lavoro teso al reale bene comune la saluto cordialmente.

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