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Biodigestore a Valenza: serpeggia la polemica fra gli scettici di Fratelli d’Italia da una parte e dall’altra i favorevoli di “Forza Italia – Lega”

Valenza – Alla conferenza dei servizi prevista entro breve in Provincia, si valuterà l’insediamento d’un impianto per la produzione di Biometano (biodigestore) realizzato da Egea di Alba nel Comune di Valenza tramite la controllata Valenza Po Energy. Si parla già della struttura che sarebbe prevista nell’area della cava a fianco della fornace in zona industriale. Il notevole transito dei Tir per il trasporto della Forsu (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) necessaria per la produzione di gas dovrebbe avvenire lungo la provinciale SP26 in direzione Villabella e Mirabello Monferrato dove c’è il casello dell’autostrada A26. Sarebbe così scongiurato il problema del traffico in città. La Forsu è composta principalmente di residui di cibo o preparazioni alimentari e frazioni assimilabili in genere, come ad esempio la carta per alimenti sporca di residui alimentari. Questo tipo di materiale, mescolato con altre frazioni, quali ad esempio gli sfalci delle potature, è digerito grazie all’intervento di batteri.
Da indiscrezioni siamo venuti a sapere che Egea, come compensazione ambientale, avrebbe offerto al Comune di Valenza un contributo lordo di 500.000 euro, una cifra ridicola dati i costi da affrontare per lavori di adeguamento dell’area al nuovo impianto che prevedono, fra l’altro, barriere antirumore, piantumazione nuovi alberi, bonifica e ripristino dei siti devastati.
Nella maggioranza, ad avere qualche perplessità sarebbe il gruppo in Consiglio Comunale di Fratelli d’Italia, mentre il blocco Lega-Forza Italia, guidato dalle truppe cammellate di Fernandel sarebbe d’accordo a prescindere.
Per questo si prevedono scintille a livello politico sull’argomento.

 

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