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Biodigestore di Valenza: a cosa serve il mezzo milione di euro dell’Egea?

Valenza (Gianni Patrucco) – Tutta la vicenda che ruota attorno al biodigestore, fornito dall’Egea di Pier Paolo Carini (nella foto a pie’ d’articolo) e che il sindaco Maurizio Oddone (nella foto sopra con Salvini) della Lega nonché pupillo di Riccardo Molinari e il suo vice Luca Rossi (nella foto a destra) di Forza Italia e pupillo di Ugo Cavallera vogliono a tutti i costi, non è chiara. E non lo è innanzi tutto perché se è vero che la Provincia di Alessandria tramite il suo presidente Enrico Bussalino (nella foto a sinistra) della Lega ha detto di essere favorevole, lo stesso Bussalino non spiega quale sia la necessità di piazzare un biodigestore a due chilometri dal centro di Valenza che dovrebbe smaltire 50.000 tonnellate di Forsu e 20.000 tonnellate di sfalcio all’anno, quando il Piemonte – Valenza compresa – a questo proposito è già perfettamente servito dai numerosi impianti che funzionano alla perfezione. E si capisce ancora  meno a che titolo siano stati promessi quei 500.000 euro dal signor Carini di Egea al sindaco di Valenza, in quanto del tutto insufficienti a compensare il costo delle opere di adeguamento dell’area sulla quale dovrebbe sorgere l’impianto in oggetto. La compensazione dovrebbe essere molto più consistente e la questione puzza, e non solo per colpa della Forsu. La domanda a questo punto nasce spontanea: a chi vanno quei soldi e perché visto che non servono a compensare i costi di insediamento dell’impianto stesso?
Risultato di tutto questo pasticcio è che la giunta è spaccata: da una parte il solito blocco Lega-Forza Italia e dall’altro Fratelli d’Italia.
Staremo a vedere.

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