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Ennesimo grido d’allarme dalle Rsa: bollette triplicate e la Regione non si muove

Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo e, mio malgrado, devo ancora occuparmi della gravissima crisi economica in cui versano praticamente tutte le Rsa (Case di Riposo) del Piemonte a causa dell’aumento dei costi. L’allarme, dopo Alessandria, Asti e Torino, ora tocca anche Vercelli. A mettere in ginocchio la preziosa attività di assistenza per gli anziani è soprattutto l’enorme rincaro delle bollette il cui costo è triplicato. A questo si aggiunge il problema della riduzione degli ospiti e della mancanza di personale. Purtroppo nei Decreti Aiuti le Rsa sono state completamente escluse. Sono stati previsti ristori per le strutture per disabili, ma non quelle per anziani non autosufficienti. A tutto ciò si aggiunte il fatto che è sempre più difficile trovare nuovi infermieri, obbligando molte strutture a tenere chiusi interi nuclei. A causa di questa situazione il rischio maggiore riguarda possibili incrementi di 8-10 euro al giorno per ogni ospite, che potrebbero generare pesanti ripercussioni anche a carico dei Comuni che si vedrebbero investiti di pressanti richieste di sostegno economico. A Fontanetto, la residenza Palazzo Caligaris gestita da Punto Service, la cooperativa che lavora molto nella nostra provincia e che vanta crediti consistenti dall’Ipab Borsalino, ha una capienza di 40 ospiti, di cui 31 come Rsa e 9 da autosufficienti. Ora ne sono occupati 36, dopo aver avuto, negli ultimi mesi, un calo.

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